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Chiedilo al Notaio – Nuove competenze nella protezione dei soggetti incapaci in tema di beni ereditari

Chiedilo al Notaio a cura di Giuseppina Di Novella 9 Marzo 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha anticipato al 28 febbraio 2023 l’attuazione di disposizioni in materia di volontaria giurisdizione, previste dal d.lgs.  10 ottobre 2022 n. 149 (Riforma Cartabia), che attribuiscono ai Notai nuove competenze.

Il notaio Giuseppina Di Novella approfondisce la tematica chiarendone ogni aspetto.

  • Di cosa si tratta?

Con il d.lgs. 149/2022 il Legislatore ha voluto assegnare al Notaio un ruolo di grande importanza e delicatezza nella protezione dei soggetti incapaci e in tema di beni ereditari, con la finalità di rendere più veloce il conseguimento delle autorizzazioni necessarie alla stipula dei relativi negozi. Si tratta, per l’ordinamento, di un’assoluta novità con la quale il Legislatore ha inteso, da un lato, continuare a garantire la protezione dei soggetti incapaci e dall’altro sgravare i tribunali dal compimento di attività che possono ben essere affidate ad altri professionisti, in questo caso i Notai, rendendo più spedita e meno onerosa l’intera procedura.

  • Cosa prevede nello specifico?

L’art. 21 comma 1 del suddetto decreto legislativo ha previsto che “le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e scritture private autenticate nei quali interviene un minore, un interdetto, un inabilitato o un soggetto beneficiario della misura dell’amministrazione di sostegno, ovvero aventi ad oggetto beni ereditari, possono essere rilasciate, previa richiesta scritta delle parti, personalmente o per il tramite di procuratore legale, dal Notaio rogante”. Il legislatore ha, dunque, creato un sistema “a doppio binario”, lasciando libere le parti di rivolgersi, alternativamente, al Notaio o al giudice per la richiesta delle suddette autorizzazioni.

  • In quali casi e per quali atti è necessaria l’autorizzazione notarile?

Come già sancito dalla normativa in vigore, l’autorizzazione giudiziale è necessaria, a titolo esemplificativo, per la stipula di atti di vendita, acquisto, permuta, divisione, accettazione di eredità e di legati, di accettazione di donazione, di mutuo in qualità di datore d’ipoteca quando ad intervenire in atto è un minore, un incapace, un interdetto, un inabilitato e un soggetto beneficiario di amministrazione di sostegno o nel caso di atti di disposizione di beni ereditari. Con la recente riforma, l’autorizzazione in oggetto può essere rilasciata anche dal Notaio, in alternativa all’Autorità Giudiziaria. Restano, però, riservate in via esclusiva all’Autorità Giudiziaria le autorizzazioni per promuovere, rinunciare, transigere o compromettere in arbitri giudizi, nonché per la continuazione dell’impresa commerciale.

  • Nell’ipotesi in cui le parti intendano avvalersi della procedura di autorizzazione notarile qual è l’iter procedurale da seguire?

Innanzitutto, competente al rilascio dell’autorizzazione non è qualsiasi Notaio, bensì il Notaio “rogante”, ovvero il pubblico ufficiale al quale si conferisce l’incarico per la stipula dell’atto. Una volta ricevuta la richiesta scritta da parte dell’interessato o dal rappresentante legale (genitore, tutore, curatore) il Notaio, dopo aver verificato preventivamente la necessitĂ  o l’utilitĂ  evidente dell’atto nell’interesse del soggetto sottoposto a misura di protezione, decide in merito al rilascio o meno dell’autorizzazione. In caso positivo, l’autorizzazione in forma scritta viene comunicata alla cancelleria del Tribunale e al Pubblico Ministero presso il Tribunale che sarebbe stato competente a emettere il provvedimento. L’autorizzazione rilasciata dal Notaio acquista efficacia dopo 20 giorni dalle suddette comunicazioni, a condizione che non sia stato proposto reclamo. A seguito di ciò, sarĂ  possibile procedere alla stipula dell’atto.

  • Quali sono, in definitiva, i principali vantaggi della riforma?

Il 28 febbraio 2023 segna una tappa fondamentale nel processo di semplificazione e snellimento delle procedure di volontaria giurisdizione in quanto i Notai diventano, per la prima volta, alternativi al giudice per la tutela e la salvaguardia dei soggetti fragili e nelle operazioni relative ai beni ereditari. Si compie, dunque, un ulteriore passo verso una giustizia a reale tutela del cittadino e dei soggetti piĂą indifesi.

 

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