La ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Elena Bonetti, in occasione dell’incontro “Comunità educanti” ha visitato il complesso monumentale della Certosa di San Lorenzo a Padula accompagnata da Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dalle Istituzioni locali e dai rappresentanti del Terzo Settore. In tale occasione, Pellegrino ha chiesto un nuovo modello di gestione per il rilancio della Certosa di Padula.
“La Certosa San Lorenzo di Padula, che rappresenta uno dei patrimoni artistici e culturali più importanti non solo del Vallo di Diano ma per l’intera Regione Campania, è assente dai circuiti turistici nazionali e internazionali, pur avendo tutte le potenzialità per essere un volano di crescita di straordinaria importanza – ha dichiarato Pellegrino a margine dell’iniziativa -. La visita della ministra Bonetti deve rappresentare un momento di riflessione per discutere il rilancio del Sito monumentale, patrimonio UNESCO, per il quale occorre pensare a un nuovo modello di gestione che sia più efficiente, con possibilità di interventi e decisioni immediati e burocraticamente più snelli. La mia proposta è di applicare alla Certosa San Lorenzo di Padula il ‘modello Paestum’ che, divenuto Parco Archeologico autonomo, oggi è tra i siti più efficienti a livello nazionale con presenze record di visitatori in continuo aumento, rientrando a pieno titolo nei circuiti culturali e turistici internazionali”.
Una soluzione altrettanto valida, per il consigliere regionale, potrebbe essere quella di creare un unico Parco Archeologico autonomo, Paestum – Velia – Padula, tre presidi artistici e culturali che ricadono nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
“Aggiungendo al Parco Archeologico di Paestum-Velia anche la Certosa San Lorenzo di Padula – prosegue Pellegrino – si potrebbe iniziare a creare sinergia in un territorio contiguo, che più volte abbiamo auspicato e che di fatto non è stata mai realizzata. Sono certo che ciò consentirebbe alla Regione Campania di arricchire e potenziare l’offerta turistica e alla Certosa di Padula di rientrare a pieno titolo nei circuiti internazionali, ritrovando quella centralità persa da anni. Inoltre, il metodo che integra l’offerta turistica su basi tematiche e territoriali rientra nella strategia della Giunta regionale in materia di turismo e semplificazione amministrativa. Questa proposta non vuole essere una critica all’attuale governance, che pur sta facendo numerosi sforzi per una corretta gestione, ma è la presa d’atto di una condizione burocratica-amministrativa che ha totalmente ingessato il notevole potenziale di uno dei presidi culturali e artistici più importanti a livello mondiale”.