Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha da poco attivato un progetto di censimento ed ecologia delle specie di Rettili nel territorio del Parco che viene realizzato mediante un accordo di collaborazione tra l’Ente Parco e il CNR – Istituto per la BioEconomia, con la responsabilità scientifica dell’erpetologo dott. Antonio Romano del CNR.
Creature a sangue freddo i cui corpi sono ricoperti di squame, i rettili nel sentire comune sono spesso percepiti come fonte di paura e di repulsione e non sono considerati di grande importanza. In realtà, i rettili giocano un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento di molti ecosistemi. Infatti, all’interno della catena alimentare, i rettili sono sia predatori che prede. Sono carnivori naturali e in questa veste si nutrono di insetti, ratti e altri piccoli animali, contribuendo a tenerne sotto controllo le popolazioni. In molte parti del mondo i rettili sono effettivamente ben visti dai contadini perché agiscono da eliminatori naturali di animali che rappresentano una minaccia per i loro raccolti. A loro volta i rettili stessi sono un’importante fonte di cibo per altri predatori come i rapaci.
Inoltre, molte specie possono essere usate come indicatori dello stato di salute degli ecosistemi. La principale minaccia è costituita dalla frammentazione e distruzione dell’habitat mentre altri fattori sono la persecuzione diretta e indiretta (quando i serpenti vengono schiacciati dalle auto) e l’inquinamento (che include anche i cambiamenti climatici causati dall’emissione dei gas serra).
La corretta gestione delle aree protette è imprescindibilmente legata alla conoscenza qualitativa e distributiva delle specie in esse presenti. Qualunque intervento gestionale e di protezione, senza il supporto di un aggiornato censimento e accurate conoscenze distributive è infatti del tutto inapplicabile. Le conoscenze sui rettili all’interno dell’area protetta sono limitate e il progetto nasce per colmare questa lacuna.
La recente nascita e sviluppo della citizen science, la scienza dei cittadini, ovvero la partecipazione di non esperti, del grande pubblico, alla raccolta dati sulla biodiversità tramite piattaforme online dedicate, ha fornito alla biologia della conservazione un’enorme quantità di dati che lo sforzo dei soli specialisti non sarebbe stato in grado di produrre
Su iNaturalist, una delle principali piattaforme di citizen scienze, è stato attivato il progetto “erpetofauna del Cilento” (www.inaturalist.org/projects/erpetofauna-del-cilento).
Per fare una segnalazione bastano pochi passaggi:
- Collegarsi al sito e registrarsi. Dal cellulare si può scaricare l’App gratuita iNaturalist
- Una volta registrati cercare il progetto “erpetofauna del Cilento” oppure visitare direttamente la pagina e cliccare su “Unisciti al progetto”. Dall’App nel menù a tendina andare nella sezione Progetti e qui cercare “erpetofauna del Cilento”
- In presenza di una specie scattare una foto (vanno bene anche le foto dei serpenti schiacciati)
- Collegarsi all’App (anche se non c’è connessione internet) e cliccare su “Aggiungi osservazione”, caricare la foto, le coordinate e gli altri campi richiesti
- Alla voce “Progetti” digitare “erpetofauna del Cilento” e caricare l’osservazione.
Anche osservazioni apparentemente banali, come una lucertola campestre, sono importanti. Il progetto è dedicato ai rettili ma sono importanti anche le segnalazioni sugli anfibi.