E’ stato inaugurato questa mattina a Salerno il nuovo Servizio di Teleriabilitazione dell’Asl. Alla presenza del Presidente Vincenzo De Luca e del Direttore Generale Gennaro Sosto si è dato il via alla sperimentazione gestionale di telemedicina per i tre presidi ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale extraospedalieri (presidi di FKT) nei Distretti Sanitari.
Attraverso questa linea d’attività, l’ASL si pone l’obiettivo di migliorare la qualità dell’erogazione delle prestazioni di riabilitazione territoriale tramite il potenziamento, con la tecnologia innovativa e smart, dei presidi pubblici ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale.
“Come successo già per la rete stroke e per la medicina penitenziaria, l’Azienda di Salerno potenzia quindi, anche per la riabilitazione, i servizi territoriali attraverso prestazioni e percorsi digitali di presa in carico del paziente con la telemedicina” chiariscono dalla dirigenza.
Il target di riferimento è composto dagli utenti in assistenza domiciliare e integrata, utenti eleggibili in cure domiciliari con bisogno riabilitativo semplice e complesso, consentendo attraverso la teleriabilitazione di poter ricevere direttamente a casa prestazioni sanitarie. Tra queste la televisita cioè la prestazione medica relativa al setting riabilitativo, il teleconsulto, cioè la prestazione medica relativa al setting riabilitativo, la teleconsulenza con cui si intende la prestazione multi professionale relativa al setting riabilitativo, la teleassistenza ovvero l’erogazione di prestazioni riabilitative da PAI/PRI. Inoltre i pazienti a casa saranno telemonitorati con una prestazione sanitaria su parametri vitali codificati dal PAI e con il telecontrollo, cioè l’attività medica programmata relativa all’assistenza riabilitativa.
Il Servizio di Teleassistenza Riabilitativa è rivolto a diverse tipologie di riabilitazione, quali quella neuromotoria, neurocognitiva, respiratoria neurofoniatrica. E’ utilizzata poi per disturbi visivi e per altri tipi di riabilitazione.
Asl Salerno allarga dunque il perimetro dell’assistenza a casa secondo il principio della “casa come primo luogo di cura” e si orienta quindi a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute, nell’ottica dell’efficientamento dei percorsi di cura e di umanizzazione dell’assistenza domiciliare, nella cornice dell’aggiornamento e dell’aumento delle competenze digitali degli operatori della rete territoriale dell’ADI e della riabilitazione.