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Casa abbandonata a rischio crollo a Sassano. La denuncia di una residente: “Si interviene sempre dopo le tragedie”

Chiara Di Miele 26 Febbraio 2024

Vivere costantemente con il timore che un immobile pericolante e abbandonato possa crollare sulla propria abitazione. E’ così che trascorrono le giornate per Rosa Stavola, la proprietaria di un’abitazione che si trova in via Falcone, nel centro storico di Sassano, dove vive con il marito invalido e la sua famiglia. Ieri mattina a pochi metri da lì, in via Adua, si è registrato il cedimento di un muro di contenimento che ha coinvolto anche l’ingresso di una casa nelle vicinanze e l’accaduto ha scosso ulteriormente la signora Stavola che ha deciso di fare appello alle Istituzioni tramite Ondanews.

Sulla sua abitazione, ormai da anni, insiste un immobile palesemente abbandonato, che il passare del tempo sta trasformando in un rudere pericolante. A causa di questa condizione la signora Rosa è costretta a fare i conti con notevoli infiltrazioni d’acqua che danneggiano le stanze della sua casa sottostante, muffa, umidità e la paura che, un giorno o l’altro, possa accadere l’irreparabile. Inoltre la stradina comunale che costeggia l’immobile abbandonato è lasciata nell’incuria, con abbondante vegetazione spontanea che ne preclude il passaggio, reso oltretutto altamente pericoloso da un ipotetico crollo.

“Da tre anni sto segnalando al Comune una situazione di disagio che vivono la mia casa e la mia famiglia – ci racconta la signora Stavola -. Un immobile abbandonato da diversi anni sta causando problemi di infiltrazioni, fatto ripetutamente segnalato al Comune. Un terrazzino aperto dello stesso crea una conca d’acqua che viene riversata all’interno della mia abitazione. Dal Comune non ho mai ricevuto serio interesse“.

Sul posto la famiglia ha richiesto e ottenuto in passato anche un intervento dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri i quali hanno confermato il dissesto dell’abitazione abbandonata e il danno ingente causato a casa sua.

“Neanche questo è bastato all’Ufficio Tecnico per prendere seri provvedimenti se non attraverso false promesse, tanto da far completamente degenerare la situazione – continua la donna -. Come non sono bastati i numerosi contatti con l’Ufficio Tecnico di un avvocato e di un tecnico contattati da me fin dall’inizio. La notizia del crollo di un muro di contenimento qui vicino mi ha allarmata per diversi fattori: mio marito è un disabile, vive costantemente in casa, il resto della mia famiglia, compreso un ragazzino di 12 anni, vive e frequenta quotidianamente casa con la paura e il pensiero costanti che in un giorno qualsiasi l’immobile abbandonato possa crollare e creare danni a tutti, soprattutto durante le piogge; la camera particolarmente interessata è completamente inagibile e umida; anche io e mio marito non siamo più così giovani da avere l’istinto di salvarci in caso di crollo“.

E’ amareggiata la signora Stavola e sottolinea che “l’Ufficio Tecnico come unica soluzione mi ha proposto di assumermi totalmente le spese di messa in sicurezza, non tenendo assolutamente conto del fatto che, trattandosi di un immobile abbandonato, il Comune può piuttosto prevedere una acquisizione e relativa riqualificazione del sito così come già successo negli anni passati con altri immobili simili“.

“Nel 2024 trovo vergognoso e irrispettoso il disinteresse nei confronti di una cittadina che ha il pieno diritto di essere ascoltata – conclude -. La costante informazione generale non tocca la sensibilità e l’umanità di coloro ai quali mi sono rivolta da persona anziana. E’ facile intervenire dopo che sono accaduti i disastri. Come sempre, d’altronde!“.

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