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Caro bollette in Basilicata. I consiglieri Pittella e Cifarelli chiedono di discutere del PiTESAI

redazione 15 Febbraio 2022

I consiglieri regionali della Basilicata Marcello Pittella e Roberto Cifarelli hanno richiesto un Consiglio straordinario sul caro bollette e sulle iniziative da adottare per arginarlo. In quella sede, vorrebbero poi discutere anche del PiTESAI e valutare le posizioni da assumere.

“L’approvazione da parte del Governo del PiTESAI, il Piano che individua le aree in cui è consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale – affermano – impone un attento approfondimento ed una seria riflessione programmatoria, politica e di concertazione, di cui il governo regionale è tenuto a farsi parte attiva, con il coinvolgimento del Consiglio regionale tutto”.

“La Basilicata contribuisce in maniera considerevole al fabbisogno energetico nazionale e, negli anni passati – continuano –  è stata protagonista anche di un acceso dibattito pubblico, trasparente e democratico rispetto a norme che facevano registrare posizioni contrastanti. Ora, in assenza di un tavolo di concertazione Regione-Governo che è stato abbandonato e che sarebbe opportuno e necessario riprendere, è doveroso ripiegarsi sul tema alla luce del PiTESAI”.

“È un punto ineludibile immaginare la strategia di sviluppo sostenibile per la Basilicata, un piano di transizione ecologica ed una strada per la decarbonizzazione. Ed è grave che questo governo regionale, dopo tre anni, non abbia immaginato un piano in questa direzione, anche grazie alle disponibilità del PNRR. Infine – concludono i consiglieri – confermiamo la richiesta al governo regionale di un Consiglio straordinario sul caro bollette e sulle iniziative da adottare per arginarlo, tenendo conto di ciò che la Basilicata già ora produce. Sarebbe opportuno discutere anche del PiTESAI e valutare le posizioni da assumere. Non vorremmo decisioni unilaterali e nebulose come quelle assunte con la rinegoziazione Eni in Val D’Agri. Sia chiaro che la nostra posizione è di non procedere con le estrazioni più di quanto già pattuito”.

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