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Carenza di personale all’ospedale di Polla. I sindaci ne discutono con i consiglieri regionali e il Direttore Sanitario

Annamaria Lotierzo 26 Settembre 2024

Ha avuto luogo ieri a Polla una riunione per parlare delle varie criticità che interessano l’ospedale “Luigi Curto”.

L’incontro, a cui hanno partecipato i sindaci del Vallo di Diano e del Tanagro, i consiglieri regionali Tommaso Pellegrino e Corrado Matera e il Direttore Sanitario Luigi Mandia, è stato fortemente voluto dal primo cittadino di Polla Massimo Loviso per adottare le strategie migliori al fine di porre rimedio, tra le altre cose, alla carenza di personale e scongiurare così la chiusura dei reparti.

“Le criticità dell’ospedale sono sentite da tutti – spiega Loviso – Credo che questo incontro deve creare un momento di coordinamento tra le Amministrazioni, i consiglieri regionali e il Direttore Sanitario. Le criticità sono tante e tali da dover intervenire con immediatezza. Ci sono delle necessità urgentissime e altre invece che possono essere valutate avendo un po’ più di respiro e cercando di valutare delle soluzioni definitive al complesso problema delle risorse umane. Bisogna fare squadra e unire le nostre forze. La gravissima situazione della carenza di personale sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. Queste problematiche ci hanno indotto ad alcune sospensioni di attività e se non si danno risposte, progressivamente ci sarà un ulteriore grave ridimensionamento. Dobbiamo muoverci in tempo evitando fughe in avanti. La battaglia o la vinciamo tutti insieme o la perdiamo tutti”.

Dalla settimana prossima riprenderanno tutte le attività del reparto di Chirurgia e dal 1° ottobre arriverà anche un nuovo cardiologo.

“Questo vostro essere qui testimonia la voglia di esserci per una necessità che è quella di curare la nostra gente – dichiara Mandia – Dobbiamo difendere i nostri diritti, i nostri figli e la nostra gente. La Campania è stata Regione commissariata e questo ha significato che per anni c’è stato un contingentamento di personale. Non si poteva assumere e si poteva solo rimpiazzare chi se ne andava. Una condizione di commissariamento significa lacrime e sangue, noi le abbiamo versate entrambe. La logica delle assunzioni concorsuali ci vede penalizzati perché i costi di locomozione sono schizzati. L’Asl sta facendo il massimo e sta reclutando medici con tutte le formule possibili. I consiglieri regionali e i sindaci ci sono sempre stati. I chirurghi li recuperiamo con un percorso che ci copre fino a fine anno. Polla c’è e non chiude. Sono stati fatti piani di intesa con gli ospedali di Oliveto Citra, Eboli e Battipaglia. Ci siamo messi in sicurezza con la voglia di esserci. Bisogna immaginare un percorso con una programmazione più ampia. Con tutte le difficoltà che ci sono non dobbiamo demordere ma dobbiamo stare insieme”.

Come annunciato dal Direttore Sanitario per i reparti di Neurologia e Fisiopatologia Respiratoria verranno reclutati dei medici specializzandi e in più è arrivato anche un nuovo farmacista.

Alla riunione è intervenuto il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Vittorio Esposito che ha sottolineato che “sembra quasi che se la sanità non funziona nel Vallo di Diano è colpa dei sindaci. Interloquiamo con gli organismi superiori ma non decidiamo cosa fare. Mi sono scocciato di sentire queste cose perché ci adoperiamo tutti i giorni per la sanità. Si leggono solo notizie di Polla, allora qualcosa non funziona tra le istituzioni, la stampa e i cittadini. Se non funziona l’ospedale non vedo tutta questa animosità dei cittadini. Se la Roma manda De Rossi a casa i cittadini scendono in piazza per protestare ma se chiude la Chirurgia la colpa è solo dei sindaci. Io non ci sto a questo linciaggio. Il mio dovere lo faccio pienamente e mi interesso delle questioni del territorio”.

“Voglio chiarire un po’ di cose e faccio una riflessione a bassa voce – commenta il consigliere Pellegrino – Mi chiedo: se non ci fossero stati i due consiglieri regionali avremmo avuto lo stesso Atto Aziendale? Abbiamo un Atto dove non abbiamo tolto nulla. Io e Corrado Matera abbiamo chiesto dei punti fermi anche rispetto ad alcuni servizi che non avevano i numeri per essere mantenuti. Se i consiglieri regionali o i sindaci devono preoccuparsi di aspetti tecnici che non competono alla politica è chiaro che poi la gente punta il dito. La carenza di medici non riguarda solo Polla ma è generale. Fare dei concorsi dedicati alle aree disagiate significa dimostrare attenzione per i nostri territori e dare la possibilità, con vincoli almeno di tre anni, di far venire giovani. Dobbiamo rendere attrattivo l’ospedale e non possono farlo i consiglieri regionali o i sindaci. Il messaggio che deve venir fuori dal presidio deve essere diverso. La sanità è una cosa seria. Dobbiamo essere più bravi a parlare con una voce unica e se individuiamo delle priorità dobbiamo sostenerle. Non facciamo mai pervenire una richiesta che coinvolga il territorio”.

La sindaca di Monte San Giacomo Angela D’Alto ha proposto di stilare un Piano a breve termine per poter agire subito sulla problematica e fare anche una scelta a lungo e medio termine per capire su cosa puntare, non dimenticando la medicina territoriale che è fondamentale e propedeutica. Dello stesso avviso anche il primo cittadino di San Rufo Michele Marmo che ha rimarcato che “bisogna fare un progetto. E’ un ospedale di periferia e avrà sempre meno peso per cui dobbiamo decidere che vogliamo fare”.

Presenti anche tanti operatori sanitari e il segretario della FP CGIL Salerno Massimiliano Voza che ha evidenziato, tra le altre cose, che Polla “non è ospedale di periferia ma DEA di I Livello e terzo presidio per numeri di posti letto. Inanellate una serie di caratteristiche che non vi fanno ospedale di periferia e siete anche sede di Stroke Unite. Il capo dipartimento della Chirurgia Roberto Sanseverino, almeno nelle prime ore, è stato completamente assente. Non è stata fatta una manifestazione di interesse”.

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