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Carenza di personale al “San Luca” di Vallo della Lucania. Il sindacato NurSind:”Situazione paradossale”

redazione 14 Ottobre 2018

Il sindacato delle professioni infermieristiche “NurSind Salerno”, preoccupato per la situazione del personale operante nel Presidio Ospedaliero “San Luca” di Vallo della Lucania, “che allo stato attuale rasenta l’emergenza urgenza”, ha provveduto ad inviare una lettera, a firma del Segretario Territoriale Biagio Tomasco, al Direttore Sanitario Adriano De Vita. Da un rapido calcolo effettuato dal sindacato risulta una carenza di 32 dirigenti medici, 43 infermieri e 64 OSS (Operatori Socio Sanitari), oltre ad ostetriche e personale del ruolo tecnico amministrativo.

“Tutto questo sta causando da un lato un depauperamento dell’offerta sanitaria che il presidio può e deve dare all’utenza – spiega il sindacato – dall’altro un continuo demansionamento del personale infermieristico costretto, suo malgrado, ad accollarsi le attività che normalmente dovrebbero essere espletate dal personale di supporto, la cui carenza è paradossale. Entrando nello specifico, nel nosocomio vallese non sono ancora state attivate alcune Unità Operative tra le quali Gastroenterologia, Neurologia, Neonatologia, Terapia Intensiva Post Operatoria e Riabilitazione e Recupero funzionale, questo proprio a causa della mancanza di personale medico e di comparto”.

“La capacità attrattiva del presidio risulta compromessa – continua – e così diminuisce la capacità di rispondere alla richiesta di salute che giunge dal territorio cilentano e del Vallo di Diano, di cui il “San Luca” risulta essere il punto di riferimento in quanto inquadrato come DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) di I Livello oltre che CTZ (Centro Traumatologico Zonale) nella Rete Traumatologica”.

Nella lettera, il sindacato NurSind Salerno chiede l’attivazione immediata delle Unità Operative individuate nell’Atto Aziendale dell’ASL Salerno, oltre ad una “rivisitazione dei criteri che hanno determinato l’assegnazione di soli 15 infermieri e 18 Operatori Socio Sanitari ritenuti non sufficienti al bisogno”.

– Paola Federico –

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