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“Carenza di medici nei reparti di Cardiologia e Chirurgia a Polla”. Il grido d’allarme della FP CGIL Salerno

Claudia Monaco 8 Settembre 2024

Carenza di medici nei reparti di Chirurgia e Cardiologia dell’ospedale di Polla.

È l’ennesimo grido di allarme che giunge questa volta dalla Filp CGIL Salerno che, con una nota indirizzata al Direttore Generale dell’Asl Salerno, attraverso il Segretario Generale Antonio Capezzuto e il Coordinatore provinciale Medici e Dirigenza Sanitaria ASL Salerno Massimiliano Voza, evidenzia “la critica carenza di personale nonostante sia punto di riferimento per tutta l’area interna della provincia di Salerno a Sud della Piana del Sele e si classifichi con i suoi 173 posti letto previsti come terzo per capienza, dietro solo ai DEA di Nocera Inferiore e di Vallo della Lucania”.

Nella nota si evidenzia che nella recente proposta di Atto Aziendale che l’ASL Salerno ha inviato in Regione Campania il “Curto” si configura come DEA di I livello della rete di emergenza regionale ed è inserito nella Rete Stroke aziendale (cioè la rete per l’Ictus cerebrale) quale sede di Stroke Unit I livello nella Rete IMA dell’infarto miocardico e si configura inoltre anche come PST (Pronto Soccorso Traumatologico nella rete Trauma) e Spoke I livello per le emergenze pediatriche.

“Oltre alle carenze già denunciate dalla FP CGIL di Salerno – proseguono i due sindacalisti – nei reparti di Neurologia e di Ortopedia si aggraveranno ulteriormente le carenze in Chirurgia, con 4 dirigenti medici ed un direttore del reparto. Uno sarà collocato in quiescenza il 16 settembre e un altro raggiungerebbe il limite di età massimo consentito entro fine mese”.

Problemi anche a Cardiologia: “La situazione sta precipitando per l’ennesima volta, infatti sono rimasti il direttore del reparto, solo 3 cardiologi a tempo pieno e 2 a tempo dimezzato a far fronte dal 16 settembre a un reparto con ambulatori specialistici e 6 posti letto in UTIC e 12 in degenza ordinaria, a fronte della riduzione di 6 posti operata nei mesi estivi in dipendenza del calo di organico dovuto all’obbligo di fruizione delle ferie estive. La situazione poi diventa insostenibile quando i cardiologi si devono allontanare dal reparto per il tempo necessario per farsi carico del trasporto dei pazienti da sottoporre a Coronarografia presso l’Hub di Eboli dato che l’ASL non si è dotata di un trasporto ad hoc, già previsto presto altre Aziende addirittura senza la necessità di ricorrere al sempre meno disponibile personale specialistico. Mentre l’attività di Elettrostimolazione almeno non è aggravata dal trasporto fuori dall’ospedale dato che gli impianti di pacemaker si eseguono in loco”.

Secondo il sindacato se l’ASL Salerno non interverrà tempestivamente inviando altro personale sarà difficile “evitare il collasso dei reparti con maggiore carenza di personale medico che oltre a pregiudicare la qualità dell’assistenza mina ulteriormente il benessere lavorativo e l’attrattività per i dirigenti medici verso il nosocomio valdianese. Per assicurare la guardia attiva nei reparti sulle 24 ore (escluso l’attività di reparto o sala operatoria e interventistica), 7 giorni su 7, occorrerebbero più di 6 medici che al momento sembrano una chimera se la Direzione Strategica dell’Asl non interverrà con provvedimenti ad hoc. E certamente non si possono chiedere ulteriori sacrifici solo ai lavoratori che già eroicamente oltre ogni senso del dovere stanno assicurando il mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza”.

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