Questa mattina il Generale di Corpo d’Armata Antonio De Vita, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” con sede a Napoli, ha fatto visita al Comando Provinciale di Salerno dove è stato ricevuto dal Comandante, il Colonnello Filippo Melchiorre, e da una rappresentanza di tutti i Reparti Territoriali e dei Comparti di specialità dell’Arma presenti nella provincia, oltre che da una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Salerno e dall’Associazione Forestali.
Il Generale De Vita ha ringraziato e apprezzato l’impegno profuso nella quotidiana attività di controllo del territorio volto al contrasto di ogni forma di criminalità comune e organizzata e di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, richiamando i valori del servizio e del sacrificio che devono sempre animare l’azione di ogni carabiniere. Si è quindi soffermato sulla vicinanza dell’Arma alla popolazione, sull’importanza della presenza rassicurante sul territorio, lodando gli sforzi di tutti i militari, in particolare di quelli che operano nelle Stazioni che, con abnegazione, si pongono quotidianamente al servizio dei cittadini costituendone insostituibile punto di riferimento.
È stata anche l’occasione per consegnare a tre militari della Compagnia di Salerno l’Encomio Semplice del Comandante Interregionale concesso il 26 gennaio scorso quale formale riconoscimento per l’attività di servizio che il 12 dicembre 2022 a Salerno ha portato all’arresto di un pericoloso criminale il quale, nelle fasi della fuga, aveva puntato l’arma contro i carabinieri, non riuscendo a far fuoco solo a causa di un malfunzionamento.
Successivamente il Generale De Vita ha incontrato il Prefetto di Salerno Francesco Esposito e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno Giuseppe Borrelli.
Nel corso della visita il Comandante Interregionale ha desiderato incontrare i familiari dei militari dell’Arma decorati di Medaglia d’Oro al Valore Militare e Civile residenti nella provincia di Salerno, in segno di vicinanza alle famiglie dei carabinieri che nel corso del servizio hanno sacrificato la propria vita per il bene altrui e delle comunità. Tra i familiari presenti alla cerimonia anche Angela Arena Lampasona, vedova del carabiniere Fortunato Arena, ucciso in un agguato di camorra mentre prestava servizio a Pontecagnano Faiano.