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Capodanno Rai in Basilicata. Sanchirico (Italia Viva):”Scontro in atto,ma nessuno candida la Val d’Agri”

Chiara Di Miele 25 Ottobre 2019

Un accordo, sottoscritto nel 2015, ha assicurato alla Basilicata lo spettacolo di Capodanno “L’anno che verrà“, trasmesso in diretta su Raiuno la notte tra il 31 dicembre ed il 1° gennaio, per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019. Inizialmente l’intento era che tutte le edizioni venissero realizzate a Matera, ma la produzione decise di alternare le località e aggiungere anche Potenza e Maratea. Ad oggi si è in attesa di sapere in che città lucana, tra due mesi, verrà festeggiato il Capodanno Rai, ma qualcuno solleva delle osservazioni in merito ad una parte del territorio regionale, la Val d’Agri, finora tenuta all’angolo. A farlo è Pietro Sanchirico, esponente di Italia Viva, neonato partito di Matteo Renzi, e noto in Lucania come il “Governatore della Val d’Agri”, proprio per il suo forte interessamento, negli anni, alla sua terra di origine.

“Il Capodanno Rai è l’occasione, forse irripetibile, per mostrare al grande pubblico italiano (ed estero) che la Val d’Agri non è solo petrolio e negatività – dichiara Sanchirico -. Mi dispiace invece registrare che nello scontro in atto sulla scelta della location lucana per l’edizione 2019 nessuno pensi a candidare la Val d’Agri. Avere qui il seguitissimo evento della Rai rappresenta una specie di riparazione da quella antica ed interminabile campagna mediatica, trasmessa anche dai canali Rai, contro la valle raccontata come area di inquinamento costretta a convivere con le attività di estrazione e di ricerca di idrocarburi senza alcuna speranza di riscatto”.

L’immagine del Centro Olio di Viggiano, come spiega Sanchirico, “è purtroppo diventata l’immagine che ogni italiano accomuna alla Val d’Agri. Si pensi solo ai danni prodotti ai nostri agricoltori e allevatori. Almeno una volta la produzione della Rai che ha finalità di promozione territoriale, non a caso finanziata dalla Regione, diventa l’opportunità per mostrare al pubblico almeno una parte delle risorse turistiche, storiche, artistiche, archeologiche, naturalistiche di un comprensorio che è in grado di offrire molto ai visitatori come per i prodotti tipici alimentari locali“.

E conclude, ammonendo:”Non vorrei che questa occasione vada sprecata facendo prevalere logiche ed interessi politici di campanile“.

In queste ore lo scontro sembrerebbe interessare Matera e Potenza, con le Amministrazioni che lanciano le rispettive candidature in una sorta di braccio di ferro per contendersi l’ultimo appuntamento televisivo previsto dall’accordo firmato quattro anni fa.

– Chiara Di Miele –

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