L’Amministrazione di Capaccio Paestum, guidata dal sindaco Franco Alfieri, rende omaggio al patriota risorgimentale Gennaro Bellelli, originario di Capaccio, con l’intitolazione di una strada: “via Scorzelli” diventerà “via Gennaro Bellelli”.
La famiglia Bellelli fu una delle più antiche e prestigiose del Salernitano, la più importante di Capaccio Paestum, con personaggi di spicco anche nel ramo che si insediò a Castellabate. I Bellelli occupavano parte delle terre della piana di Paestum, insieme ai Barlotti, divenendo proprietari dei vasti possedimenti terrieri dei principi Doria, acquistandoli dai vari figli del principe. All’epoca si diceva “il treno fermava ben 3 volte nelle terre dei Bellelli”, per indicare quanto fossero vaste le proprietà di famiglia. Per queste motivazioni, l’Ente ha deciso di rendere omaggio ad una personalità illustre per l’intero Cilento.
Gennaro Bellelli fu un personaggio di spicco nell’opposizione al Re Ferdinando di Borbone, la cui Polizia lo riteneva un “pericoloso soggetto” e sul quale esercitò una vigilanza speciale. Si impegnò durante quella che viene conosciuta come Primavera dei popoli e che nella capitale del Regno di Napoli registrò un’ondata di moti rivoluzionari borghesi.
In quel periodo nacque a Napoli, con atto costitutivo del 10 marzo 1848, “Il Nazionale”, giornale fondato e diretto da Bellelli, che divenne e fu di fatto l’ideologo del movimento dei moti rivoluzionari, che trovarono in un altro capaccese, Costabile Carducci, l’eroe in territorio cilentano.
Gennaro visse a Napoli dove sposò Laura Degas con matrimonio celebrato il 31 agosto del 1842 in casa di Renè Hilaire Degas, nipote di Edgar Degas, il celebre pittore francese che immortalò nel ritratto “La Famiglia Bellelli” Gennaro accanto a moglie e figlie.