Con una lettera indirizzata al Consiglio dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Sala Consilina-Lagonegro e, per conoscenza, al Consiglio nazionale dello stesso Ordine, il dottor Gianluca Timpone rassegna le dimissioni dalla carica di presidente.
“Prendo atto – si legge nella nota – delle dimissioni formalizzate dal vice presidente Paolo D’Alvano, dal tesoriere Michelangelo De Paola e da Luciano Salerno, Antonio Caggiano e Giuseppe Abbruzzese. Questo repentino ed immotivato atto di sfiducia non può che indurmi a rassegnare con effetto immediato ed irrevocabile le mie stesse dimissioni da Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Sala Consilina, rimettendo, mio malgrado, ogni decisione sul futuro del nostro Ordine nelle mani del Consiglio nazionale. Ciò per trasparenza e rispetto del mandato ricevuto. Spiegherò dettagliatamente in una lettera indirizzata agli iscritti quali ritengo siano state le reali motivazioni che hanno portato, a soli tre mesi dalle elezioni a destabilizzare ancora una volta il nostro ente, venendo meno alle indicazioni dei colleghi che in noi avevano riposto ogni fiducia. Mi dispiace per non aver potuto intraprendere quel percorso di rinnovamento ipotizzato all’atto del mio insediamento, in cui ho creduto e credo”.
“Infine, ringrazio la consigliera Nicoletta Pangaro e Giusy Lorenzo per il senso di responsabilità dimostrato. Se pensavano di indicarmi come presidente togliendomi ogni autonomia, i 5 consiglieri si sono evidentemente sbagliati. L’Ordine, negli anni scorsi, è stato caratterizzato da una litigiosità sconcertante tanto che, alla fine, è stato addirittura commissariato. Questa litigiosità evidentemente non è scomparsa e questi 5 consiglieri pensavano di poter gestire l’Ordine ad ‘usum delphini’, non facendo gli interessi degli iscritti. Io ho provato a dare una sterzata, portando l’Ordine di Sala Consilina su scenari nazionali, ma non me n’è stata data la possibilità. A me dispiace che, usciti appena tre mesi fa da un commissariamento, l’Ordine si avvierà presto ad un’altra fase di commissariamento. E questo non per colpa mia, ma per colpa di chi pensava che io potessi essere soltanto un ‘presidente bamboccio’. Evidentemente, però – conclude Timpone – si sbagliavano di grosso e queste persone che hanno voluto di nuovo generare il caos all’interno dell’Ordine di Sala Consilina- Lagonegro se ne assumeranno ogni responsabilità”.
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