
I risultati di un recente studio sui tumori della mammella resistenti alle terapie ormonali, effettuato da ricercatori delle Università di Salerno e “Federico II” di Napoli, sono stati pubblicati sulla rivista “Molecular Cancer”.
La ricerca ha rivelato che la proteina codificata dal gene BRPF1 svolge un ruolo chiave per la sopravvivenza delle cellule tumorali e agisce da mediatore degli effetti degli ormoni estrogeni.
I ricercatori hanno scoperto che si può inibire la proteina con farmaci specifici (GSK5959 e GSK6853) che inducono la morte delle cellule, in particolare di quelle resistenti alla terapia ormonale.
Il blocco indotto dal farmaco sull’attività del gene BRPF1 influisce sulle funzioni di geni che controllano la crescita cellulare. Quindi in questo modo viene scoperto un efficace bersaglio molecolare per una possibile terapia di precisione di gravi forme di tumore resistenti ai trattamenti utilizzati finora.
Il gruppo di ricerca, sostenuto dalla Fondazione AIRC e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, è stato coordinato dai professori Alessandro Weisz e Giovanni Nassa del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria della “Scuola Medica Salernitana” e del Centro di Ricerca Genomica per la Salute – CRGS, in collaborazione con ricercatori dell’Università di Napoli “Federico II”.