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Cagnolini buttati in un burrone a Roscigno e salvati. Il racconto delle volontarie

Chiara Di Miele 29 Aprile 2024

Ancora un episodio di brutalità ai danni di animali nel Salernitano. Questa volta è Roscigno a fare da scenario ad un atto deprecabile e che sta suscitando lo sdegno di molti. Nei giorni scorsi cinque cuccioli di cane, all’interno di uno scatolo di cartone, sono stati lanciati in un burrone. I poveri animali sono salvi soltanto grazie all’azione dei volontari animalisti intervenuti per metterli al sicuro e provvedere, d’ora in avanti, alle loro cure.

Una storia raccapricciante raccontata da Floriana Bonora, volontaria di Agropoli iscritta all’ENPA che personalmente, insieme al supporto di altre volontarie, si è occupata della triste vicenda.

“I cuccioli erano stati visti nello scatolo poggiato davanti alla scuola di Roscigno e segnalati sui social da una donna di Agropoli che lavora nel paese – ci racconta Floriana Bonora -. Una mia amica ha letto il post di denuncia e mi ha contattata. Per rendersi utile ha chiesto anche aiuto ad una sua amica del posto che si è recata davanti alla scuola e ha scoperto che lo scatolo con i cani non c’era più. Ma ha riferito che alcune persone avevano provveduto a caricare i cuccioli in auto e successivamente li avevano lanciati in un burrone nei pressi di Roscigno Vecchia. La donna si è recata sul posto e li ha trovati proprio nel burrone, rovesciati, coperti dallo scatolo ma per fortuna ancora vivi“.

Così la donna intervenuta direttamente sul posto, non potendo prendersi cura dei cuccioli, ha chiesto aiuto a Floriana Bonora e ad un’altra volontaria, Mariateresa Di Fiore. Da questo momento si è attivata una vera e propria “macchina di solidarietà” che ha catturato l’attenzione di Gianna Senatore, presidente dell’Associazione Zoofila Nocerina. E’ stata proprio quest’ultima a prendere in affidamento i cinque cagnolini e in queste ore se ne sta prendendo cura prima di poterli dare in adozione ai numerosi amanti degli animali che la stanno contattando. I cuccioli non sono ancora adottabili perchè devono seguire una profilassi vaccinale e la sverminazione.

“La gente è insensibile perchè risolve in questo modo il problema – è l’allarme lanciato da Floriana Bonora -. Il Comune di Roscigno, nello specifico, non ha una convenzione con un canile e io stessa ho fatto presente al Sindaco questa vicenda. E’ auspicabile che i Carabinieri visionino le telecamere e che il primo cittadino spinga per risalire agli eventuali proprietari dei cuccioli, dato che mi ha riferito che i cani erano insieme alla madre“.

Poi una proposta per porre un freno alla problematica del randagismo che attanaglia varie zone della provincia: “C’è un progetto vincente a Vieste, ideato dalla manager Francesca Toto, che si chiama ‘Zero cani in canile’. E’ a costo zero, perchè si avvale di figure già presenti sul territorio e già retribuite, tra cui appartenenti alle Forze dell’Ordine e guardie zoofile, ma anche associazioni. Si creerebbe una task force che a cadenza settimanale potrebbe controllare il territorio, i cani e come i loro detentori ne hanno cura. Le norme ci sono, è l’inadempienza che regna sovrana“.

Il sindaco Pino Palmieri fa sapere di aver delegato alla Polizia Locale gli accertamenti sul caso e che sono in corso anche indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Bellosguardo.

 

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