Si è tenuto ieri sera a Buonabitacolo, l’incontro tra la cittadinanza e l’amministrazione guidata dal sindaco Giancarlo Guercio. Al centro del dibattito, la volontà di fare chiarezza riguardo la situazione finanziaria dell’Ente, attualmente in fase di pre-dissesto.
“Questa fase – ha esordito Guercio – è delicata, lo avevamo già anticipato ma non immaginavamo che la situazione fosse così. I numeri non sono di conforto. Abbiamo riscontrato 600mila euro di fatture fuori bilancio non pagate, decreti ingiuntivi ed esecutivi e la cattiva gestione di decenni che ha portato a circa 300mila euro di morosità. Abbiamo 1 milione e mezzo di debiti fuori bilancio. Alcuni decreti ingiuntivi, grazie alle transazioni e lavoro del vice sindaco Enza Basile, sono stati abbattuti del 50% unitamente ad altre spese superflue che non pagheremo. Per i morosi sono fiero di dire che è la prima amministrazione che non si limita ad un sollecito”.
Il sindaco ha poi sottolineato la mancata condizione per andare in bilancio ordinario:“Questo significa il fallimento dell’Ente, non del sindaco. Stiamo per pignorare i beni alle nostre generazioni future. La parte debitoria sarà gestita da un Commissario”.
Per la voce del personale che ha visto uno scontro nei giorni scorsi con i sindacati: “Abbiamo raschiato il fondo, alzato le aliquote, tagliato il 50% dell’indennità. Serviva quella voce per andare in ordinario. C’è anche altra gente che si sta sacrificando, non chiedevamo un danno enorme. La speranza è che si riesca a formulare un piano di riequilibrio decennale con soluzioni moderate”.
A fine dibattito, si è registrato l’intervento dei due ex sindaci Beniamino Curcio ed Elia Rinaldi. “Vengo percepito come il male – ha affermato Curcio – alcune scelte non sono andate bene come la piscina, ma posso dire di non aver approfittato di un euro del Comune”.
“Quel faldone di debiti – ha replicato Rinaldi – l’ho trovato anche io, il Commissariamento ha poi congelato tutto. L’unica mia responsabilità è stata credere in una parte di squadra che mi è stata consegnata come un pacco e che mi ha fatto il pacco”.
– Claudia Monaco –