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Bonus gas in Basilicata a famiglie e Pubbliche Amministrazioni. Sì della III Commissione per il disegno di legge

Chiara Di Miele 8 Agosto 2022

In Basilicata il disegno di legge “Misure regionali di compensazione ambientale per la transizione energetica e ripopolamento del territorio lucano” è stato licenziato a maggioranza dalla terza Commissione consiliare permanente Attività produttive – Territorio – Ambiente, presieduta da Piergiorgio Quarto. Hanno espresso voto favorevole i consiglieri Quarto, Aliandro, Bellettieri, Sileo e Baldassarre. I consiglieri Braia e Carlucci si sono riservati di esprimere il loro voto in Consiglio regionale.

Obiettivo della norma l’avvio di un progetto con il quale si riconoscono alle famiglie residenti nel territorio regionale e alle Pubbliche Amministrazioni agevolazioni per il consumo di gas finalizzate alla transizione energetica. La norma afferma il principio della concessione della materia gas a titolo gratuito ai cittadini lucani che hanno in titolarità un Pdr (punto di rilascio, ovvero un contatore) classificato per consumi familiari e non imprenditoriali. La copertura finanziaria degli interventi è quantificata in un massimo di 60 milioni di euro per l’esercizio 2022 e in 200 milioni di euro per ciascun esercizio 2023 e 2024. Prima del voto sono stati ascoltati i rappresentanti sindacali e delle associazioni di categoria e il capo di Gabinetto, Michele Busciolano.

Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata, ha evidenziato alcune criticità relative all’impianto della legge che definisce la finalità in maniera “molto generica”: “Dobbiamo diminuire la dipendenza dal gas e dovremmo finalizzare la misura ai redditi medio bassi, fino a 35mila euro. Le risorse risparmiate vanno finalizzate nel lungo periodo con misure per l’efficientamento energetico. L’emancipazione dal gas passa dalle rinnovabili e dai consumi. No, dunque, al gas per tutti, ma una parte consistente destinata al futuro di questa regione”.

Per la Cisl è intervenuto Vincenzo Cavallo che si è detto favorevole a questo disegno di legge. “Il bonus – ha ribadito – dovrebbe andare soprattutto a favore di quelle famiglie che hanno veramente necessità. Non sperperiamo queste risorse dandole anche a chi non ha bisogno di supporto, la legge deve progettare una visione diversa del futuro, parte delle risorse deve servire allo sviluppo di questa regione”.

Giuseppe Verrastro, segretario confederale Uil, ha posto alcuni quesiti: “I consumi individuali rilevati dal contatore rappresenteranno, per ogni famiglia, il tetto di quantità di gas che riceverà gratuitamente? Il provvedimento in tal modo favorisce chi ha una situazione benestante perché consuma di più. Come si recupereranno le minori entrate per la mancanza di vendita del gas (60 milioni per il 2022 e 200 milioni per gli anni 2023 e 2024)?”.

“Sicuramente apprezziamo la misura, sarebbe auspicabile però tener presente il criterio della proporzionalità nell’erogazione del bonus, in modo da dare la percentuale più alta a chi ha Isee più basso. Altro aspetto per noi rilevante è prevedere da un eventuale risparmio la costituzione di un fondo per attuare una politica industriale, così da attrarre nuovi investimenti sul territorio” così Margherita Perretti, vicepresidente Confindustria Basilicata.

Per Carmine Vaccaro, segretario generale Uil, “non solo dal gas proviene la salvezza ma dalla capacità di attrarre nuove idee. Non troverete nessun lucano contrario ad una simile proposta. Ciò non toglie la necessità di fare alcune riflessioni in merito al criterio di proporzionalità. Per evitare storture perché non pensare di istituire un quoziente Basilicata, un coefficiente che di fatto può abbassare l’indice?”. Renato Zaccagnino, presidente provinciale Cna, si dice favorevole a quanto proposto da Confindustria “ma occorre capire dove poi indirizzare l’eventuale risparmio. Le piccole e medie imprese sono in affanno. Pensiamo che sia necessario andare anche in questa direzione. Inoltre, sarebbe utile rapportarsi anche con i servizi sociali dei Comuni affinché il bonus vada veramente a chi ne ha bisogno”.

Il capo di Gabinetto Michele Busciolano, dopo aver ribadito la filosofia che regge l’intero impianto normativo, ha affermato che il primo passo da compiere è quello di approvare quanto prima la norma e, subito dopo i disciplinari, poter definire le interlocuzioni avviate con Arera e Acquirente unico. I successivi passaggi riguarderanno la gestione del monitoraggio e del controllo, processo nella sua interezza complesso e non immediato. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Coviello, che ha chiesto di approvare nel più breve tempo possibile la norma, Sileo, che ha parlato di “fase emergenziale senza precedenti”, Trerotola il quale ha auspicato che si superino le criticità e Carlucci che si è detta d’accordo con la norma ma contesta il metodo.

Il consigliere Braia nella sua dichiarazione di voto ha sottolineato che “in base alle osservazioni emerse dalle due audizioni, ritengo che il provvedimento così come costruito ha una finalità positiva ma la modalità con cui è stato formulato ad esclusivo e non definito beneficio di una parte dei cittadini lucani può essere migliorato estendendo la misura a tutti i cittadini e imprese di Basilicata in maniera proporzionale alle proprie capacità di reddito, così come suggerito da tutti i sindacati e organizzazioni datoriali intervenuti”.

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