Una pagina di buona sanità è quella scritta ieri all’ospedale di Battipaglia, dove un bimbo di Colliano è stato salvato nel reparto di Pediatria.
Il piccolo, 18 mesi, è giunto dopo qualche giorno di malessere e presentava stanchezza, vomito e difficoltà nella respirazione. Giunto nel reparto ha incominciato a registrare un peggioramento della sintomatologia.
Immediato l’intervento dell’équipe guidata dalla dottoressa Eleonora Ardia, che dopo un’attenta osservazione ha avviato le indagini di rito. Il piccolo, con un valore glicemico pari a 600 mg/dl, era in preda ad una chetoacidosi severa, un grave scompenso metabolico dovuto ad un esordio di diabete di tipo 1.
Il paziente è stato prontamente trattato dalla Pediatria unitamente alla Rianimazione. Una volta stabilizzato e salvato, è stato trasportato nella Rianimazione del “Santobono” di Napoli e poi in seguito trasferito in un centro di Diabetologia pediatrica regionale.
“Il piccolo poteva morire velocemente se non prontamente gestito – spiega il dottore Guercio Nuzio, che ha trattato il caso – i bimbi esordiscono spesso così, è una forma rara di diabete autoimmune, non alimentare, in cui il pancreas viene aggredito. In inverno, per motivi immunologici, spesso si palesa a questo modo. Ovviamente è una malattia che viene trattata con l’ausilio dell’insulina”.
In pochi giorni si tratta del secondo caso di diabete di tipo 1 giunto alla Pediatria di Battipaglia: anche una bimba straniera di 9 anni è stata salvata e trasferita al “Santobono”.
“Occorre prestare attenzione – spiega il pediatra – quando i bambini fanno molta pipì, bevono tanto e continuamente e dimagriscono a vista d’occhio senza un motivo apparente. In questi casi invito i genitori a procedere con un controllo della glicemia”.