Ha portato i suoi frutti l’appello lanciato da Rocco Monetta, presidente dell’Avis di Basilicata, che si è rivolto a medici e infermieri chiedendo di ripensare allo sciopero e non sospendere le attività per la raccolta del sangue.
Medici e infermieri infatti, con un grande senso di responsabilità, e nonostante i circa 500mila euro che l’Avis di Basilicata avanza dalla Regione Basilicata così come previsto dalla convenzione, continueranno a lavorare, scongiurando quindi, almeno per il momento, il rischio della sospensione delle attività di raccolta sangue da parte dell’Avis lucana, che può contare su ben cento sedi.
Nei giorni scorsi proprio il presidente regionale Monetta aveva sottolineato come si trattasse di una situazione di grandissima difficoltà per l’Avis, visto che mancano all’appello i fondi addirittura per garantire la spesa per il carburante e quelli per i compensi di una ventina di dipendenti impegnati nelle varie attività.
La scelta di sospendere lo stato di agitazione è dettata anche dalla disponibilità mostrata da Flavia Franconi, assessore alla Sanità della Regione Basilicata, che giovedì 22 marzo incontrerà i vertici dell’Avis per risolvere la vertenza.
Apprezzata la decisione da parte del presidente Monetta:“Dimostrata grande sensibilità e senso di responsabilità nei confronti dei tanti volontari e donatori. Ma particolarmente nei confronti delle persone ammalate, quelle a cui maggiormente dobbiamo rispondere del nostro operato”.
Dal confronto con la Regione l’Avis spera di poter arrivare ad un esito positivo e scongiurare quindi eventuali altri problemi e sospensione delle attività.
– Claudio Buono –
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