Sabato 15 luglio, alle ore 18.30, presso l’Auditorium ad Atena Lucana Scalo, si terrà un incontro pubblico organizzato dal Meetup Amici di Beppe Grillo Attivisti – Sala Consilina dal titolo “Acqua, una risorsa essenziale per la vita: da bene comune a servizio privato“.
Interverranno Isabella Adinolfi, Europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Franco Ortolani, geologo e professore all’Università Federico II di Napoli, e l’avvocato Fortunato D’Arista.
L’incontro sarà moderato dall’ingegnere Antonio Curcio.
“Il divario esistente tra la domanda crescente di acqua e le risorse disponibili si è aggravato negli ultimi anni a causa dell’aumento dei fabbisogni connessi allo sviluppo economico ed ai cambiamenti climatici, come la scarsità di precipitazioni e l’aumento delle temperature – si legge nel comunicato – Nel settore agricolo la mancanza d’acqua incide in maniera estremamente negativa, in quanto la sua disponibilità si va riducendo sempre di più al punto che dopo un periodo di siccità il settore entra in crisi con gravi conseguenze all’economia di un intero territorio”.
“Alla sola produzione agricola occorrono circa 11,6 miliardi di metri cubi annui di acqua a cui si aggiungono 5,5 miliardi per l’industria e la produzione manifatturiera e quella per il consumo umano pro capite stimato intorno a 245 litri giornalieri (media nazionale per capoluoghi di provincia) – continua – La crisi idrica che stiamo vivendo in questi giorni è dovuta, oltre che alla scarsità di questa risorsa, anche all’operato dell’uomo con il sovrasfruttamento degli acquiferi, l’inquinamento delle falde, la cattiva gestione del reticolo fluviale superficiale e l’urbanizzazione”.
“Questo deve farci riflettere sul fatto che questa situazione da emergenza possa diventare una nuova normalità, ed è per questo motivo che dobbiamo imparare una nuova relazione con il consumo idrico e rispettare quanto contenuto nella Direttiva Europea delle Acque 2000/60/CE, secondo la quale occorre perseguire l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse idriche per garantirne la conservazione – prosegue il comunicato – Va, inoltre, ricordato che l’emergenza idrica è anche dovuta alla cattiva gestione degli impianti idrici nonché alla privatizzazione del servizio in contrasto con i risultati ottenuti col Referendum del 12 e 13 giugno del 2011 che sanciva una volta per tutte che in Italia l’acqua è un bene pubblico“.
“La rete italiana perde oltre il 30% dell’acqua che trasporta, con picchi del 50% al Sud, il 60% delle infrastrutture è obsoleto poiché realizzate oltre 30 anni fa – sottolineano gli organizzatori – E’ fuori di dubbio che nel nostro Paese, oltre a realizzare nuove condotte, per eliminare le perdite, occorrono realizzare importanti infrastrutture idriche, come dighe e invasi che potrebbero supplire alle carenze d’acqua durante i periodi di siccità”.
– Paola Federico –