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Arbitri, il giorno nero dei Robilotta. Escono tutti dai quadri nazionali

redazione 2 Luglio 2022

Per la family Robilotta, che dalla Val d’Agri ha percorso tutta la trafila nel mondo degli arbitri vantando una tradizione che si tramanda da generazioni e cha ha coinvolto mamma, papà e zii, il 1° luglio 2022 può essere una data non proprio tra le più belle.

Infatti, con la diramazione del comunicato ufficiale emesso dall’ Associazione Italiana Arbitri (AIA) nel quale si comunica la composizione effettiva degli arbitri inseriti nei quadri della Can purtroppo esce in modo contemporaneo tutta la componente che porta il nome Robilotta: Ivan è stato dismesso per motivate valutazioni tecniche, stessa sorte è toccata al fratello Manuel che, nella veste di assistente, ha ricevuto lo stesso giudizio e anche lui è costretto a lasciare i quadri della Can A e B. Ma la giornata nera per la famiglia lucana, da anni trapiantata nella sezione di Sala Consilina, non si limita a questa doppia esclusione; infatti, anche il cugino Cristian, dopo 5 anni nella Can D e dopo aver festeggiato le 100 partite dirette in quarta serie, è stato dismesso non per limiti tecnici ma per aver raggiunto il limite massimo di permanenza in questo torneo (tradotto non gli è riuscito il salto di qualità).

Termina così la vita arbitrale dei Robilotta che li ha visti protagonisti nell’ultimo anno di vicende che dalle pagine sportive sono sfociate in quelle di cronache legate al caso “Rimborsopoli” dal quale, però, sia Manuel che il fratello Ivan ne sono usciti fuori con la riduzione della squalifica che li ha portati nuovamente ad essere protagonisti sui campi delle due serie principali.

E come accaduto in passato li ha visti dirigere insieme la stessa partita quella dello scorso 30 aprile in Serie B tra Reggina-Como, dove Ivan era l’arbitro e Manuel l’assistente. Ora si volta pagina e per i tre Robilotta inizia una nuova vita sempre legata a questa famiglia. Manuel resta in carica come presidente della Sezione di Sala Consilina, da poco intitolata ad Antonio Parrella, fino al termine del mandato che scade nel 2024, mentre per Ivan e Cristian la possibilità di rimanere nei quadri arbitrali può esserci seguendo strade diverse in particolare pensando di intraprendere il ruolo di osservatori.

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