Nella Giornata Internazionale dedicata alle donne, anche l’Università degli Studi di Salerno si è resa partecipe della celebrazione e valorizzazione della categoria femminile attraverso l’ organizzazione di un convegno svoltosi presso la Biblioteca Santucci, a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche Adalgisio Amendola, professore di Sociologia e Politiche per il territorio, l’attivista Rosamaria Romanelli e la ginecologa Carla Eleonora Ciccone.
Il tema dell’incontro è stato incentrato sull’aborto, l’obiezione di coscienza, la piena applicazione della legge n. 194 del 1978.
“Finalmente ci stiamo svegliando da un torpore che aveva fatto perdere di vista il vero significato dell’8 marzo – ha esordito la dottoressa Ciccone – Non dovremmo parlare di festa ma di commemorazione, perché in questo giorno particolare dovrebbe essere occasione di riflessione per tutti noi. Punto centrale attorno al quale deve ruotare la riflessione è l’autodeterminazione di ciascuna donna”.
Nel prosieguo del dibattito è intervenuta anche l’attivista Rosamaria Romanelli, la quale ha affermato che “negli ultimi tempi stiamo tutti acquisendo maggiore consapevolezza di temi come l’aborto. Ciò è la conseguenza di un atto di consapevolezza di sé e del proprio corpo, delle proprie esigenze”.
“Ma l’autodeterminazione del corpo passa necessariamente attraverso la conoscenza, anche anatomica, del corpo stesso. Ciò che renderebbe maggiormente possibile questo risultato – ha concluso – sarebbe un maggior coinvolgimento delle Istituzioni a riguardo, per consentire alle donne e agli uomini di avere un’educazione sentimentale e sessuale tale da far diminuire sensibilmente l’impulso della violenza”.
– Maria De Paola –