Ieri a Potenza, presso l’Azienda Ospedaliera “San Carlo”, si è tenuta l’assemblea intersindacale “Salviamo la sanità pubblica” che sta coinvolgendo sull’intero territorio nazionale non solo i dirigenti medici e sanitari ma tutti i cittadini.
“Dopo ampia e articolata discussione tra gli attori di una sanità sofferente e ricca di contraddizioni si è deciso, come primo approccio, di organizzare presso le varie articolazioni territoriali della sanità lucana momenti di confronto al fine di analizzare tutte le specifiche problematiche del settore e provare ad ipotizzare possibili soluzioni. La costruzione di soluzioni, contemperando le richieste di salute da parte dei cittadini con il welfare degli attori della sanità, nel rispetto delle leggi, passa attraverso un confronto leale con il settore privato della sanità, dove le regole devono essere comuni ed ugualmente rispettate senza disequilibri” spiegano i sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Anaao Assomed, Federazione Cimo-Fesmed, Aaroi-Emac, Fassid ed Fvm.
Come sottolineato, la sanità è in uno stato di evidente affanno e in attesa di formare nuove professionalità poiché quelle esistenti sono schiacciate da un sovraccarico lavorativo “eroicamente” sostenuto.
“In questo contesto la difesa del Sistema Sanitario Nazionale, bene comune sancito dalla Costituzione, accomuna l’intento di tutti noi – continuano – la stesura di un Piano sanitario regionale non miope, fattivo, dinamico e rispettoso delle normative, che sia condiviso tra tutti gli stakeholder della sanità, è solo uno dei temi da affrontare per uscire da una gabbia in cui la popolazione e i professionisti si sono ritrovati in era post Covid. Partecipare attivamente, piuttosto che subire gli eventi, sarà il motto che accompagnerà le nostre azioni”.