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Abusò di calciatrici minorenni ad Eboli. La Cassazione conferma la condanna a 7 anni per l’allenatore

Chiara Di Miele 8 Dicembre 2018

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’allenatore Gennaro Russo, originario di Napoli ma residente ad Agropoli e mister della squadra di calcio femminile Magna Graecia di Eboli, condannato in secondo grado a 7 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale su minori.

La sentenza dei giudici della Corte di Appello di Salerno, come si legge sul quotidiano “La Città di Salerno”, diventa dunque definitiva.

L’uomo in primo grado era stato condannato a 9 anni. Gli episodi denunciati risalgono al periodo che va dal 2012 al maggio del 2013.

Tre le ragazze che in un caso hanno denunciato lo stupro e in altri due palpeggiamenti e tentativi di violenza. L’uomo più volte aveva mostrato verso le sue allieve palesi attenzioni tramite approcci, carezze spinte e aveva poi consumato un rapporto con una ragazza. Fu quest’ultima a rompere il silenzio denunciando tutto ai Carabinieri che aprirono l’indagine.

Ad inchiodare Russo anche la registrazione di due conversazioni in cui ammetteva di aver avuto con una delle calciatrici un rapporto sessuale completo. La violenza avvenne nella zona industriale di Eboli

L’ex tecnico è stato espulso anche dai ranghi tecnici della Figc.


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3/2/2018 – Abusò di calciatrici minorenni ad Eboli. Allenatore condannato in appello a 7 anni e 6 mesi

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