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Abusivismo nell’area del Parco. Controlli dei Carabinieri nel Cilento, sequestri e una denuncia

Claudia Monaco 29 Febbraio 2024

Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Carabinieri Parco di Castellabate ad esito di un’attività d’indagine, svolta anche con l’ausilio dell’Ufficio Antiabusivismo, per prevenire e reprimere le violazioni della normativa edilizia, paesaggistica ed ambientale, hanno eseguito a Castellabate, in un’area di particolare valenza ambientale ricadente nella perimetrazione definitiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, ed in una zona agricola, il sequestro preventivo d’iniziativa di un manufatto a forma rettangolare da adibire ad abitazione civile, ottenuto dalla chiusura di una tettoia in legno anch’essa priva di titoli edilizi legittimi, dalle dimensioni di circa 8,20 x 4,30 metri, realizzato in blocchi di calcestruzzo, con suddivisioni interne e sistema di copertura a pannelli coibentati, poggiante su una platea di cemento.

È stata denunciata una persona individuata come committente ed esecutrice delle opere abusive.

Nelle scorse settimane, inoltre, i militari del Nucleo Carabinieri Parco di Castellabate e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, su disposizione della Procura della Repubblica, hanno eseguito a Montecorice un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania di 3 immobili costituiti da 2 fabbricati ad usi residenziali ed un terreno all’interno del quale era stata realizzata una platea in calcestruzzo armato con sopra posta una casa smontabile in pvc ed annesso porticato in ferro, ubicati nella perimetrazione definitiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, nonchè in una zona agricola del comune.

Le attività investigative, eseguite anche con l’ausilio dell’Ufficio Tecnico Comunale, hanno permesso di accertare che tali opere realizzate, anche recentemente, da 4 persone riconducibili allo stesso nucleo familiare, erano state realizzate in violazione alla normativa edilizia, paesaggistica ed ambientale e anche alla normativa antisismica, causando un’alterazione rilevante e permanente dello stato dei luoghi finalizzata ad una lottizzazione abusiva di terreni con destinazione agricola.

Sulla base di tali elementi sono state contestate ai proprietari degli immobili ipotesi di reato riconducibili ad abusi edilizi e paesaggistici in un’area di particolare pregio ambientale quale il Parco. Nel corso delle indagini è stata appurata anche nella richiesta di sanatoria di uno degli immobili abusivi, la falsità ideologica commessa dal tecnico di parte che nella relazione e negli elaborati tecnici affermava uno stato di fatto non corrispondente alla realtà.

I controlli continueranno anche nei prossimi mesi sotto la costante direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania e il coordinamento del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

 

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