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Abusi e deturpamento di bellezze naturali nella Pineta di Varolato a Capaccio. Scatta il sequestro dei sentieri

Chiara Di Miele 31 Luglio 2024

Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo d’urgenza dei sentieri/varchi 1, 2, 18 e 24 della pineta in località Varolato/Laura a Capaccio Paestum, ricadente nella riserva naturale Foce Sele – Tanagro.

Le indagini hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine alla commissione nell’area sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale e dichiarata di notevole interesse pubblico dei reati di deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi, invasione di terreni o edifici, distruzione o deturpamento di bellezze naturali, realizzazione di opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa e realizzazione di opere senza il nulla osta dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro.

In particolare, risultano realizzati senza titolo un ampliamento del sentiero pedonale n. 24 pari a 5,40 metri, mediante la rimozione della staccionata in legno, rispetto ai 90 centimetri originari di larghezza, la realizzazione tra la staccionata in legno e il muro in calcestruzzo di una rampa volta a superare il dislivello di quota di altezza della sede stradale e la quota della pista ciclabile, tutte opere finalizzate a rendere carrabili i sentieri.

Indagati il legale rappresentante di un resort di Capaccio Paestum, il già responsabile dell’area P.O. Turismo e il già responsabile dell’Area P.O. Polizia Locale del Comune di Capaccio Paestum poiché in concorso tra loro avrebbero occupato arbitrariamente e mutato lo stato dei luoghi di un terreno demaniale rendendolo carrabile, sui sentieri pedonali 1 e 2 avrebbero realizzato un ampliamento di 2,70 metri mediante la rimozione di parte del muro di recinzione e per il varco 18 pari a 4 metri, mediante la rimozione della staccionata in legno, rispetto ai 90 centimetri originari.

Con riferimento a quest’ultimo varco ignoti hanno realizzato una rampa volta a superare il dislivello tra la quota di altezza della sede stradale e la quota della pista ciclabile, finalizzata a rendere carrabile i  sentieri.

Il provvedimento cautelare, da convalidare da parte del GIP, è suscettivo di impugnazione e le accuse saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento.

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