La città di Salerno questa mattina ha onorato la memoria del magistrato Nicola Giacumbi, ucciso dalla Brigate Rosse la sera del 16 marzo 1980 mentre rientrava nella sua abitazione di fronte al Tribunale in Corso Garibaldi 195.
L’efferato omicidio è stato uno degli episodi più feroci che sconvolsero la città durante gli “Anni di Piombo”. Nicola Giacumbi era Procuratore della Repubblica di Salerno facente funzioni e nel mirino dei terroristi da tempo. Aveva coraggiosamente rifiutato la scorta “per non mettere a rischio – come dichiarò – la vita di altri padri di famiglia”.
E’ stata scoperta una lapide commemorativa nell’aiuola a metà strada tra l’ingresso del vecchio Tribunale e l’abitazione della vittima. Presenti il sindaco Vincenzo Napoli, il figlio del magistrato, Giuseppe Giacumbi, l’Associazione Nazionale Magistrati nella persona della Presidente Maria Zambrano, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno con il Presidente Alberto Toriello, la Camera Penale di Salerno con il Presidente Michele Sarno e l’avvocato Carlo Correra, promotore dell’iniziativa.
“Un magistrato rigoroso e benvoluto per la sua profonda umanità. Un fedele servitore dello Stato trucidato dalla follia ideologica e criminale di quella stagione di terrore che insanguinò l’Italia. Un testimone esemplare ed altissimo dei più profondi valori della democrazia e della giustizia” ha affermato il primo cittadino di Salerno.