Ha preso il via stamattina a Potenza il processo a carico di Silvio Berlusconi, rinviato a giudizio l’anno scorso per il reato di diffamazione ai danni di Danilo Toninelli quando ricopriva il ruolo di ministro dei Trasporti.
La denuncia nei confronti di Berlusconi partì proprio da Toninelli. L’ex Presidente, infatti, in una visita a Potenza nel marzo del 2019 definì “scemo” Toninelli. Quest’ultimo presentò denuncia alla Polizia Giudiziaria. Berlusconi all’epoca dei fatti si trovata sul territorio lucano per sostenere l’attuale Presidente Vito Bardi nel corso della campagna elettorale per le Regionali. I fatti oggetto del procedimento penale si sarebbero verificati in un bar mentre si dialogava dei lavori per la Tav.
All’udienza di stamattina, davanti al giudice Francesco Valente, è stata ammessa la costituzione di parte civile di Danilo Toninelli, difeso dall’avvocato Ivano Iai del Foro di Nuoro. Silvio Berlusconi è invece difeso dai legali Niccolò Ghedini e Savino Murro. L’accusa, rappresentata dal Pubblico Ministero di Potenza Giampaolo Robustella, ha ottenuto l’ammissione dei testi, oltre a quella del carabiniere che acquisì all’epoca la denuncia da parte dell’ex ministro Toninelli. L’avvocato Murro ha chiesto anche l’esame dell’imputato, Berlusconi, che potrebbe quindi comparire davanti al Tribunale di Potenza nei prossimi mesi.
Ricordiamo che il processo ha subito già diversi stop. Prima con l’udienza fissata il 13 aprile dello scorso anno (con il rinvio perché Berlusconi si trovava ricoverato al “San Raffaele” di Milano) e successivamente un altro rinvio per legittimo impedimento nell’udienza del 6 luglio 2021 per la persistenza di problemi di salute dell’imputato. Al momento sembra anche essere saltato un accordo tra le parti. La prossima udienza è stata fissata per il 29 novembre.