La statua lignea di San Francesco del Santuario “San Francesco e Sant’Antonio ai Cappuccini” di Montesano torna agli antichi splendori dopo un restauro.
L’opera raffigurante il “poverello d’Assisi” conservata nel convento francescano, elevato a Santuario diocesano da qualche anno, è di autore ignoto e risale al XVII secolo.
Il restauro è stato curato da tecnici e dalla restauratrice Gioina Schiavo ed è iniziato lo scorso luglio sotto la sorveglianza della Soprintendenza Beni Culturali di Salerno e dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Teggiano-Policastro.
La statua, amata e venerata dai fedeli montesanesi unitamente a quella di Sant’Antonio da Padova, è stata riconsegnata lo scorso 3 ottobre, giorno del Transito di San Francesco, ovvero il suo passaggio dalla vita terrena a quella eterna, avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226.
I danni dovuti dagli xilofagi e dal tempo e altre palesi criticità hanno spinto il parroco ed il Comitato feste a procedere con i lavori di restauro.
Durante il restauro sono riemersi anche gli originali occhi in vetro, che nel tempo erano stati dipinti per coprire una lesione. Tornano alle origini anche il cappuccio del saio e la cicatrice della piaga del costato, raffigurata da un foro nel saio.
Un pezzo di storia che è stato riconsegnato con gioia alla presenza del parroco don Donato Varuzza, Rettore del Santuario, che ha sottolineato come “il restauro ci ricorda che siamo tutti Immagine di Dio, tutti abbiamo bisogno di essere restaurati affinchè venga fuori l’Immagine vera che Lui ha fatto per ognuno di noi”.