E’ stata fatta giustizia per Angela Angelino, l’11enne di Caivano che il 31 luglio del 2014 perse tragicamente la vita annegando nel mare di Capaccio Paestum, in località Ponte di Ferro.
La giovane, ospite con la famiglia di un lido della zona, stava facendo il bagno con il papà Antonio, quando i due, a causa del mare agitato, vennero trascinati dalla corrente di risacca che rese ardue le operazioni di soccorso.
Le difficili condizioni del mare permisero di salvare la vita soltanto al padre, mentre la piccola Angela fu portata in spiaggia quando ormai il suo cuore aveva smesso di battere.
Lo scorso 4 luglio, il giudice monocratico della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Salerno, Paolo Valiante, disattendendo parzialmente le richieste della pubblica accusa, che aveva chiesto la condanna di tutti e tre gli imputati, ha condannato ad 1 anno e 2 mesi di reclusione il titolare della concessione balneare ed a 8 mesi il bagnino.
La pena resta sospesa per entrambi, oltre al pagamento delle spese processuali e alla condanna in solido al pagamento di una provvisionale di 50mila euro in favore dei genitori della bambina, costituiti parte civile.
Il Tribunale ha assolto invece Taddeo, il Sottocapo Scelto della Guardia Costiera, ufficiale all’epoca in servizio presso la Capitaneria di Porto di Agropoli ed intervenuto sui luoghi dell’incidente. La motivazione è che “il fatto non sussiste”, ovvero non commise alcun falso nella redazione della annotazione di servizio e, pertanto, alcun favoreggiamento nei confronti del titolare della struttura.
I difensori dei due imputati ritenuti responsabili attendono ora le motivazioni della sentenza, per le quali il giudice si è riservato il termine di 90 giorni, al fine di proporre appello.