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Padula: Consiglio comunale, Dario Tepedino interviene sul Piano Anticorruzione

redazione 26 Febbraio 2016

Consiglio comunale ieri a Padula, presso l’Aula consiliare in Piazza Umberto I.

I primi due argomenti all’ordine del giorno, relativi all’approvazione degli schemi di convenzione per la gestione in forma associata del servizio di segreteria comunale tra i Comuni di Padula, Pertosa ed Ottati e per la gestione in forma associata delle funzioni in materia di valutazione d’incidenza e di autorità competente con il Comune di Caselle in Pittari, sono stati approvati all’unanimità.

Gli ultimi due punti riguardavano revoche di delibere di Consiglio dello scorso 4 febbraio sull’approvazione del regolamento per la disciplina del commercio su aree pubbliche e sull’atto di aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.

Proprio su questi, nella seduta del 4 febbraio, il consigliere di minoranza Dario Tepedino e il sindaco Paolo Imparato avevano avuto una discussione animata, tanto che il consigliere si era allontanato, dichiarando che gli argomenti, oggetto di integrazione dello scorso Consiglio, non gli erano notificati, per cui non si riteneva sufficientemente informato.

“Le accuse rivoltemi dal sindaco si sono rivelate infondate. Avevo rappresentato che l’approvazione delle delibere, senza che mi fosse stato notificata l’integrazione dell’ordine del giorno, erano adottate in modo illegittimo. Tanto è che si è dovuto rifare il Consiglio. Faccio rilevare, inoltre, che gli argomenti non erano poco importanti, così some sosteneva il sindaco, in quanto per uno di essi il Consiglio comunale era tenuto a fornire le linee guida alle quali l’altro organo politico, la Giunta, si doveva attenere nella redazione del Piano Anti Corruzione – ha dichiarato il consigliere Tepedino – Invece, la Giunta aveva già approvato il piano, per cui ogni determinazione adottata dal Consiglio non sarebbe mai stata potuta essere recepita dalla Giunta”.

“Ancora una volta il sindaco ha adottato un atto di imperio, ignorando i diritti dei consiglieri  e non solo di quelli di minoranza, ma anche di quelli della sua stessa maggioranza i quali, sul punto, non hanno potuto esprimere alcun parere (pur avendone) – ha concluso – Un comportamento del genere è intollerabile: su un argomento di particolare interesse per tutta la comunità, come possono essere le misure tese ad evitare il fenomeno della corruzione nell’attività amministrativa, non si è tenuto conto del  parere delle associazioni interessate e, soprattutto, del Consiglio comunale. Provvederò ad informare l’ANAC su quanto è accaduto”.

Nella seduta di ieri, il consigliere Vincenzo Petrizzo, dichiaratosi indipendente, si è seduto tra i banchi dell’opposizione, abbandonando di fatto la maggioranza.

– Filomena Chiappardo –


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