I condomini di una palazzina di via Macchia Italiana hanno dichiarato “guerra” all’amministrazione comunale di Sala Consilina “rea” di aver messo “in pericolo la loro tranquillità – scrivono in un comunicato stampa a firma del portavoce Antonio Falese – in seguito alle decisioni dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Francesco Cavallone, che vanno a sconvolgere direttamente lo status quo del proprio condominio”.
Oggetto del contendere è la destinazione d’uso di un appartamento acquistato dall’amministrazione comunale per un importo pari a 116mila Euro. Il Comune ha deciso di allocare nell’immobile in questione gli uffici del Piano Sociale di Zona S10.
I condomini ripercorrono le varie tappe della vicenda sottolineando anche che, a novembre dello scorso anno, i consiglieri di minoranza Colucci, Santarsiere, Pinto e Galiano si erano opposti all’acquisto durante la discussione in consiglio comunale.
“La decisione adottata dal Comune – si legge nel comunicato dei condomini – è totalmente contro legge. Va a contrastare in primis con quanto scritto a chiare lettere nei atti di acquisto degli appartamenti da parte dei condomini del palazzo: la destinazione degli immobili è ad uso abitativo. Tanto è ribadito anche nel regolamento condominiale consegnato a tutti in sede di stipula degli atti notarili, pertanto vincolante salvo modifica da parte di tutta l’assemblea condominiale, che ovviamente è contraria ad una modifica e all’apertura del condominio al pubblico. Nel momento in cui sarà aperto l’ufficio al pubblico partirà la denuncia per l’abuso al regolamento condominiale del palazzo”.
Alle proteste dei residenti del condominio ha risposto il sindaco Cavallone. “Il problema non esiste affatto visto che innanzitutto in quel condominio c’è già un appartamento adibito ad uso ufficio e nello specifico si tratta di uno studio legale e poi potremmo discutere della faccenda soltanto nel momento in cui esibiranno un regolamento condominiale avente data certa e redatto prima dell’acquisto dell’immobile”.
Alle dichiarazioni del sindaco ha replicato l’avvocato Paolo Alfano che si è sentito tirato in ballo dalle dichiarazioni del primo cittadino. “In qualità di proprietario dell’appartamento citato dal Sindaco, che lo stesso è destinato sin dall’acquisto, in ossequio al regolamento condominiale e all’atto di compravendita, a civile abitazione, e smentisco categoricamente che ne sia fatto attualmente, o sia stato fatto in passato, un uso diverso ovvero di ufficio, e mi chiedo quale fonte abbia fornito queste false informazioni.
Mi preme sottolineare, infine, vista l’ulteriore dichiarazione, che ogni acquirente della palazzina ha ricevuto, al momento del rogito, il regolamento condominiale che vieta espressamente l’utilizzo diverso degli appartamenti, pertanto ogni variazione d’uso degli immobili dovrá essere (eventualmente) autorizzata all’unanimità dall’assemblea condominiale, che, affermo da Condomino (e anche da legale) ad oggi non ha mai ricevuto alcuna richiesta specifica.”
– Erminio Cioffi –
Il nostro caro Sindaco non può permettersi di giustificare orrori ed errori dell’Amministrazione Comunale attaccando onesti cittadini e soprattutto dichiarando pubblicamente falsità sul conto del sottoscritto che è proprietario all’interno della palazzina di un appartamento ad uso Civile abitazion ed a tal utilizzo sin dall’inizio utilizzato, al contrario di quanto sta accadendo. Invito l’autore dell’articolo a contattarmi per consentirmi di smentire quanto asserito dal Sindaco.
Avv. Paolo Alfano
Invece di fare tutto questo casino e spendere 110 mila euro, non era possibile usare qualche edificio libero tipo i locali dell’ex tribunale?