
Il sindaco di Polla Massimo Loviso con apposita delibera di Giunta ha deciso di conferire un Encomio solenne al Tenente Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Domenico La Padula, Comandante del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo.
Il Tenente Colonnello, originario di Polla, è stato un protagonista indiscusso dell’inchiesta contro la mafia che ha portato a numerosi arresti a Palermo e provincia e ha permesso di sgominare un tentativo di ricostituire la cupola di “Cosa Nostra”.
“Il contributo del nostro concittadino è stato di fondamentale importanza per dare l’ennesimo colpo dello Stato alla mafia e il grosso blitz di Palermo conferma quanto sia necessario avere uomini e donne capaci di sobbarcarsi il peso di indagini complesse – si legge nella delibera – La maxioperazione ha portato all’esecuzione di 183 misure cautelari e sono stati arrestati boss, uomini d’onore ed estortori di diversi ‘mandamenti’ del capoluogo siciliano e della provincia. L’attività d’indagine ha inoltre svelato l’organigramma delle principali famiglie, gli affari dei clan e l’ennesimo tentativo di Cosa Nostra di ricostituire la ‘cupola provinciale’ e di reagire alla dura repressione che negli ultimi anni ha portato in cella migliaia di persone”.
Il Tenente Colonnello La Padula ha dato lustro al Comune di Polla dimostrando “notevoli doti di equilibrio, buon senso e profondo senso delle istituzioni e che il suo operato ha procurato profonda stima e rispetto nell’intera popolazione” e il riconoscimento è stato assegnato per esprimere apprezzamento per il suo impegno professionale.
Oltre che dal primo cittadino, questa iniziativa è stata fortemente voluta dall’assessore alla Sicurezza Vincenzo Giuliano.
“Il Sindaco e la Giunta, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, si sono fatti interpreti dei sentimenti e delle volontà della cittadinanza, volendo testimoniare la vicinanza e la gratitudine agli uomini e alle donne dell’Arma dei Carabinieri per il servizio che quotidianamente svolgono con dedizione, senso del dovere e grande umanità” si conclude.