“La situazione dell’anestesia pediatrica nella provincia di Salerno continua a destare forte preoccupazione con gravi ripercussioni sia per i piccoli pazienti che per le loro famiglie”.
Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno, denuncia come questa situazione non sia più tollerabile, evidenziando le difficoltà che le famiglie devono affrontare per garantire ai loro figli le cure necessarie.
“Attualmente gli interventi chirurgici in elezione per bambini sotto i 14 anni non vengono eseguiti negli ospedali locali, ma vengono sistematicamente dirottati all’ospedale ‘Santobono Pausillipon’ di Napoli, con disagi enormi per i nuclei familiari coinvolti – riferisce – Spostarsi fino a Napoli per un intervento programmato rappresenta un peso non solo economico e logistico, ma anche psicologico, soprattutto per i bambini che si trovano ad affrontare lo stress della trasferta e del distacco dal proprio ambiente familiare”.
Il problema principale, secondo il sindacato, risiede nella mancata formazione degli anestesisti locali per la gestione dell’anestesia pediatrica. Le linee guida nazionali stabiliscono precisi standard di riferimento per l’acquisizione e il mantenimento delle competenze in questo ambito, ma tali requisiti non vengono attualmente rispettati nella provincia di Salerno.
Adriano Cirillo, segretario amministrativo del Nursind Salerno, sottolinea come sia inconcepibile che non si sia mai investito nella formazione degli anestesisti pediatrici, impedendo così lo sviluppo di un servizio essenziale per la comunità. “Serve un impegno concreto da parte delle direzioni sanitarie di Asl e ‘Ruggi’ affinché venga attuato al più presto un piano formativo aziendale per colmare questa grave lacuna”.
Il Nursind Salerno ha quindi inviato una richiesta ufficiale alle autorità sanitarie competenti affinché si intervenga con urgenza: “È necessario creare un percorso chiaro e strutturato che permetta agli ospedali del territorio di gestire gli interventi pediatrici senza dover costringere le famiglie a trasferte estenuanti. L’Azienda ‘Ruggi’ potrebbe diventare il centro di riferimento, mentre gli altri ospedali della provincia potrebbero essere adeguatamente attrezzati per garantire un’assistenza efficace e sicura”.
Il sindacato ribadisce che l’attuale situazione rappresenta un disservizio inaccettabile per i cittadini e mette sotto pressione il personale sanitario, spesso costretto a gestire le tensioni dei familiari dei piccoli pazienti: “Non possiamo accettare che le famiglie salernitane debbano ancora emigrare per ottenere le cure necessarie. La sanità pubblica deve garantire equità e accessibilità a tutti, specialmente ai più piccoli”, concludono Tomasco e Cirillo.
Sulla vicenda è intervenuto il direttivo del “Ruggi” sostenendo invece che vengono regolarmente svolte, espressamente votate alla cura dei pazienti pediatrici, due sedute operatorie settimanali di Chirurgia Pediatrica Oculistica, una seduta settimanale di RMN, oltre ad una seduta mensile di Otorinolaringoiatria Pediatrica ed Endoscopia Pediatrica.
“A queste si aggiungono le sedute quotidiane, allorché necessarie, di Radioterapia Pediatrica, per la quale la nostra Azienda ha una convenzione con il ‘Santobono’ per il trattamento Radioterapico, anche in Anestesia Generale, dei bambini seguiti presso quella Struttura – afferma – A riprova di tali attività su giovani pazienti tra 0 e 14 anni, si rappresentano i dati più significativi con l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Pediatrica, che ha eseguito nell’anno 2024 ben 701 interventi chirurgici (di cui 15 di Chirurgia Robotica) e nel 2025, 88 di cui 3 di Robotica. Riassumendo nel 2024 sono state eseguite ben 1248 Anestesie Generali in pazienti pediatrici, un numero non ‘disonorevole’ per un’Azienda non diretta specificamente al trattamento dei bambini! Questi numeri rappresentano, ovviamente, una parte dell’attività svolta dagli Anestesisti-Rianimatori del Presidio ‘Ruggi’. Di quelli dediti all’Anestesia Pediatrica, comunque, due hanno un Master di II livello su questa specifica branca dell’Anestesia, a dimostrazione che l’Azienda non è passiva e distratta”.