“La diffusione della Peste Suina ha ormai raggiunto livelli allarmanti, mettendo a rischio non solo la salute animale, ma l’intera filiera suinicola del nostro Paese, un settore cruciale per l’economia nazionale e per la tutela delle nostre produzioni di qualità”.
È questo uno dei passaggi iniziali che si legge nella lettera inviata dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e a quello della Salute Orazio Schillaci, per sollecitare la massima attenzione sul tema della Peste Suina Africana che, occorre ricordare, ha interessato anche le zone del Vallo di Diano.
Coldiretti esprime piena fiducia “nell’operato del nuovo Commissario Straordinario per la Peste suina, Giovanni Filippini, una figura di grande competenza, che ha già iniziato a mettere in atto alcune delle richieste avanzate dall’associazione per contenere la diffusione del virus”.
“È indispensabile garantire agli allevatori la certezza degli indennizzi per i danni subiti, magari anche attraverso dei fondi emergenziali, coprendo non solo le perdite dovute agli abbattimenti, ma anche i mancati guadagni legati al fermo aziendale forzato – si legge nella missiva – Senza un adeguato sostegno economico molte aziende rischiano di non sopravvivere, con gravi ripercussioni su tutta la filiera e sull’economia locale”.
Un altro aspetto cruciale riguarda il contenimento della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali, principali vettori del virus. Coldiretti ricorda che proprio pochi mesi fa ha concluso una serie di mobilitazioni in tutte le regioni d’Italia per chiedere interventi di contenimento a fronte del proliferare incontrollato dei cinghiali nel Paese.
Per evitare speculazioni sui mercati durante questa crisi, Coldiretti ha sottolineato ai ministri la necessità di implementare un monitoraggio costante dei prezzi dei suini, oltre a richiedere misure come la sospensione dei mutui e dei contributi per le aziende colpite.