Giuseppe Ungherese di San Pietro al Tanagro, Responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia dal 2015, protagonista su Rai 3 nel programma “Presadiretta” con il servizio dal titolo “Stop ai veleni”.
Per l’occasione Ungherese e i volontari di Greenpeace si sono recati in Toscana dove l’indagine dell’organizzazione ambientalista conferma che alcuni distretti industriali contribuiscono alla contaminazione da PFAS delle acque superficiali.
Si tratta di sostanze chimiche pericolose per la salute e, con al seguito le telecamere Rai, Giuseppe e i suoi colleghi in diverse province toscane hanno analizzato la concentrazione nei corsi d’acqua vicini agli scarichi dei distretti dell’industria conciaria, tessile, florovivaistica e della carta, per verificare se la loro presenza contribuisca alla contaminazione ambientale. Il quadro che emerge dalle analisi è tutt’altro che rassicurante.
I PFAS (composti poli e perfluoroalchilici) sono un gruppo di oltre 10mila molecole differenti prodotte e utilizzate in diversi processi industriali, note per essere “inquinanti eterni” e pericolose per la salute umana. Di recente, una delle molecole PFAS è stata classificata come cancerogena per l’uomo, mentre altre sono note per essere interferenti endocrini.
Giuseppe Ungherese si è laureato a Firenze in Scienze naturali e, dopo anni dedicati alla ricerca universitaria e il dottorato in Ecologia, ha scelto di proseguire il suo percorso professionale con Greenpeace. Diverse le campagne di cui è stato principale attivista e grazie alle quali ha potuto anche scrivere il suo libro “Non tutto il mare è perduto. Viaggio lungo le coste italiane alla scoperta di un ecosistema soffocato da plastiche e microplastiche. Responsabilità e soluzioni”.