Skip to content

Ondanews Cloud

Primary Menu
  • HOME
Leggi le ultime notizie su Ondanews.it

Falsi mandati di pagamento per la strada fantasma Celso-Casal Velino. Responsabili condannati a pagare 1,5 milioni di euro

Chiara Di Miele 19 Febbraio 2024

1,5 milioni di euro è la cifra a cui ammonta il pagamento in solido in favore della Provincia di Salerno a cui sono stati condannati i responsabili del danno erariale causato da mandati di pagamento falsi per crediti inesistenti (esercizi finanziari 2007 e 2008), quietanzati dall’istituto bancario titolare della Tesoreria provinciale a favore di una ditta individuale per la “strada fantasma” Celso-Casal Velino.

E’ quanto deciso dai giudici della Terza Sezione d’Appello della Corte dei Conti a carico del Responsabile contabile del Settore tecnico e del Dirigente del Servizio finanziario della Provincia all’epoca dei fatti, oltre che dell’istituto bancario che gestiva la Tesoreria dell’Ente di Palazzo Sant’Agostino.

La strada Celso-Casal Velino consiste in 9 km sterrati che avrebbero dovuto collegare Pollica a Casal Velino. Nel 2005 la Regione assegnò 754.250 euro alla Provincia per la sua realizzazione, mentre negli anni successivi sono arrivati circa 603.400 euro. L’opera sarebbe stata completata nell’aprile 2008, ma l’allora sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso nel 2010, scrisse alla Provincia chiedendo chiarimenti. Così prese il via l’inchiesta che si è conclusa di recente in Cassazione con l’assoluzione o la prescrizione di tutti gli indagati. Il procedimento contabile, però, è andato avanti per il suo corso e si è concluso con la recente sentenza d’appello della Corte dei Conti.

Per i giudici risultano “emessi mandati di pagamento, di importo molto elevato, sulla base di cartelline prive della necessaria documentazione e in alcuni casi contenenti solo fattura, rinvenute in fase di indagini ed acquisite dalla Guardia di Finanza”. I mandati di pagamento sono stati il veicolo per il pagamento dei crediti inesistenti.

“E’ sintomatica, sul piano probatorio, la combinazione dell’assoluta carenza documentale a sostegno dei mandati e di ogni tipo di controllo (anche quello di verifica del contenuto della cartellina), con la liquidazione di elevati importi” scrivono i giudici della Corte dei Conti secondo i quali è “inspiegabile l’improvvisa disponibilità di denaro contante durante il periodo incriminato tale da consentire di eseguire sui propri conti correnti o su quelli di familiari corposi versamenti di denaro anche con banconote dall’inusuale taglio di 500 euro, ossia lo stesso taglio utilizzato per l’incasso dei mandati di pagamento”.

  • Articolo correlato:

7/5/2023 – Lavori stradali della Provincia di Salerno pagati e mai eseguiti. Un’assoluzione in Appello

Continue Reading

Previous: “Ciak si gira”. Al via le riprese del docufilm della Banca Monte Pruno dedicato alle aree interne
Next: Ladri in azione in due tabaccherie ad Arenabianca e Padula. Indagini in corso

Archivi

Copyright © Onda News Srl | MoreNews by AF themes.