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Femminicidio a Battipaglia. Una lunga e silenziosa fiaccolata per ricordare Maria Rosa Troisi

Chiara Di Miele 23 Settembre 2023

Battipaglia si stringe silenziosa e addolorata per ricordare Maria Rosa Troisi, la donna che mercoledì pomeriggio è stata uccisa a coltellate dal marito, Marco Aiello, nella loro abitazione in zona Lago. Ieri sera un lungo corteo con fiaccole tra le mani si è snodato lungo la città per protestare contro la violenza sulle donne e manifestare vicinanza ai cari della giovane donna strappata alla vita.

L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese e dalle associazioni che aderiscono alla Commissione Pari Opportunità.

“Il silenzio come forma di protesta ma soprattutto di vicinanza alla famiglia della giovane Maria Rosa e a quei bambini rimasti d’un colpo senza una madre e senza poter amare il padre che la loro mamma ha strappato a loro e alla vita – dichiara la sindaca Francese -. Una comunità intera ha così voluto partecipare alla fiaccolata organizzata dalle associazioni che aderiscono alla Commissione Pari Opportunità e alle tante che si sono aggiunte rispondendo all’appello dei Parroci di Battipaglia, delle istituzioni, all’organizzazione del Picentia Short Film Festival. Negozi chiusi e al buio al passaggio del corteo che ha attraversato il centro cittadino riempiendo le strade di un silenzio irreale che è il segno del cordoglio, della commozione e della rabbia per ciò che è accaduto“.

Circa in mille hanno voluto scendere in strada per partecipare ed essere vicini alla famiglia smembrata da questa immane tragedia.

“Il silenzio è il segno di questa manifestazione – continua la sindaca di Battipaglia – del pensiero a quei bambini che hanno perso entrambi i genitori e che ora sono accuditi dai nonni. Siamo vicini a loro. Ma dobbiamo fare di più perché queste tragedie non debbano più accadere“.

Nel frattempo Aiello ieri mattina ha tentato il suicidio nella sua cella del Carcere di Fuorni. L’uomo ha tentato di tagliarsi la gola con i cocci di porcellana in frantumi del bagno. Soccorso dagli uomini della Penitenziaria, è stato condotto al Pronto Soccorso dell’ospedale “Ruggi” e poi dimesso dopo essere stato medicato. I medici hanno disposto per lui una perizia psichiatrica.

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