
L’Amministrazione comunale di Sant’Arsenio, guidata dal sindaco Donato Pica, con delibera di Giunta ha stabilito di riprendere la campagna di scavo nei siti archeologici parzialmente realizzata negli anni 2012, 2013 e 2014.
All’epoca furono definiti interessanti i risultati della prima campagna di scavo (2012-2013) ed evidenziati i reperti ritrovati, oggetto a loro volta di una sistematica campagna di restauro archeologica svoltasi a Roma. Di qui la richiesta di una seconda campagna di scavo ancora più estesa e di ricerca in superficie in località Cornaleto, passaggi propedeutici ad una mappatura complessiva indispensabile sia per motivi di ricostruzione storico-archeologica che di monitoraggio del territorio.
Successivamente al 2014 ogni rapporto con l’Università Roma Tre si interruppe. L’Amministrazione comunale insediatasi nel 2017 intese riprendere il precedente percorso. Per cui nel 2018 chiese alla Soprintendenza di Salerno un sopralluogo per definire le procedure e le modalità di eventuali nuovi scavi archeologici. La stessa Soprintendenza confermò l’interesse per le aree archeologiche di Sant’Arsenio e, pur ribadendo la mancanza delle risorse finanziarie necessarie alle operazioni di scavo, si dichiarò disponibile ad un apposito tavolo tecnico dove venne acquisita la rimarcata disponibilità dell’Università Roma Tre, rappresentata dai professori Alessandro Guidi e Federico Nomi, a riprendere e approfondire la campagna di scavo. Successivamente, per mancanza di sufficienti risorse finanziarie, le relative procedure non andarono avanti.
Con l’insediamento dell’attuale Amministrazione nel 2022, sulla base di una maggiore disponibilità di bilancio, si è inteso riprendere da subito i contatti con l’Università Roma Tre e con il professore Nomi con cui a febbraio scorso si è tenuto un incontro insieme alla dottoressa Simona Di Gregorio della Soprintendenza. In questo modo si è avuta cognizione delle modalità e delle condizioni per poter riprendere la campagna di scavo.