Christian Durso, affetto da disabilità motoria, con una lettera inviata all’UNESCO ed alla Sovrintendenza di Salerno chiede che vengano resi accessibili e sicuri alle persone in carrozzina gli scavi di Velia nel comune di Ascea.
“Ieri mi sono recato al sito archeologico – spiega – già all’ingresso, prima di arrivare alla biglietteria, mi sono imbattuto in un percorso con brecciolino dove le ruote della carrozzina affondavano e sbandavano. Sicuramente un suolo non ideale al transito delle sedie a rotelle. Ho incontrato in quel punto anche due genitori che tiravano a fatica il passeggino. Alla biglietteria mi hanno avvisato che il percorso fino alla parte a monte, dove si trova la Torre, non fosse accessibile e se fossi stato munito di macchina potevo andare dall’ingresso ma anche lì non avrei potuto visitare tutto. Quindi si ravvisa anche la mancanza di un servizio navetta accessibile ai disabili. Ho trovato non poche difficoltà a percorrere la zona pianeggiante, non essendoci indicato alcun percorso meglio attrezzato per le carrozzine, ed ho incontrato pavimentazioni dissestate. Anche l’unico scivolo per disabili in alluminio presentava uno spazio di qualche centimetro sul punto in alto della griglia di metallo dove potrebbe incastrarsi una ruota delle carrozzine e potrebbe essere pericoloso anche per i pedoni”.
Durso sottolinea come il personale si è dimostrato molto accogliente e disponibile. Lo hanno fatto strada per raggiungere la parte più alta aprendo un cancello per far entrare le auto. Una volta arrivato però non ha potuto raggiungere la Torre e il museo adiacente, dovendosi fermare davanti all’inizio della lunga scalinata, in tronchi di legno.
“La scalinata con passamano in legno appare un manufatto recente. Bisogna anche dire che è caratterizzata da una pendenza, un dislivello visibilmente ‘dolce’, e si estende su una superficie notevolmente lunga. Quindi si sarebbe potuto fare con facilità un percorso accessibile alle sedie a rotelle così da eliminare le barriere architettoniche – conclude – L’UNESCO e il Ministero dei Beni Culturali si facciano garanti di questa mia richiesta di abbattimento barriere architettoniche, impegnandosi attivamente anche sollecitando tutti gli organi competenti a rendere realizzabile, nel minor tempo possibile, la richiesta”.