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Petrolio. Eni presenta nuovamente l’istanza di VIA per il pozzo Pergola 1 a Marsico Nuovo

Chiara Di Miele 28 Aprile 2023

L’onorevole Angelo Bonelli nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione a risposta alla Commissione per sapere se il Ministro sia a conoscenza che la Società Eni S.p.A. lo scorso 30 gennaio, nell’ambito della concessione di coltivazione idrocarburi “Val D’Agri”, ha presentato istanza per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale relativa alla messa in produzione del Pozzo Pergola 1 a Marsico Nuovo.

Ricordiamo che l’area di progetto interferisce con i beni paesaggistici immobili e aree di notevole interesse pubblico poiché ricade all’interno del sistema montuoso della Sellata Volturino e nella stessa zona risultano presenti i siti della rete Natura 2000 ZSC – Monti della Maddalena e Appennino Lucano – Monte Volturino oggetto di misure di conservazione. Già in passato al progetto si sono fermamente opposti il Comune di Marsico Nuovo, comitati e associazioni ambientaliste e i Comuni campani confinanti di Atena Lucana, Sala Consilina, la Comunità Montana Vallo di Diano e diverse associazioni del Salernitano che denunciano rischi connessi alle sorgenti e ai bacini idrografici del fiume Agri e interregionale del fiume Sele, in un’area con presenza di cavità carsiche diffuse.

Eni, in precedenza, avrebbe annunciato di voler rinunciare alle attività di estrazione da quell’impianto, dopo una travagliata sequenza di pareri di compatibilità ambientale prima negativo (2018), poi positivo (2020) e di autorizzazioni bloccate tra Commissione VIA e Ministero dell’Ambiente, al punto che si era chiesto da più parti persino il ripristino dei luoghi.

“La documentazione depositata per la richiesta di VIA non sembra aver analizzato compiutamente i rischi derivanti dalla realizzazione di un pozzo estrattivo sui bacini idrografici, relativamente all’alterazione dello stato di qualità delle acque superficiali e sotterranee, della potenziale interferenza con la falda, oltre alle modificazioni del drenaggio superficiale, con possibile alterazione del naturale deflusso delle acque” spiega l’onorevole Bonelli.

Quest’ultimo nella sua interrogazione chiede se il Ministro non intenda revocare la concessione di coltivazione idrocarburi “Val D’Agri” a tutela dei beni ambientali onde evitare rischi irreversibili per l’equilibrio idrogeologico dei bacini idrografici del fiume Agri e del fiume Sele.

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