E’ in corso da settimane la campagna nazionale “Basta Botti 2022” del Partito Animalista Italiano, insieme ai suoi partner tra cui l’associazione nazionale dei consumatori “Difesa Consumatori e Contribuenti“. Anche quest’anno come riporta il portavoce della campagna, Cristiano Ceriello, è ancora più forte l’esigenza di tutelare i più deboli ed il rispetto sociale.
Negli ultimi due anni molti Comuni hanno vietato i “botti di Capodanno” in quanto l’indiscriminato caos, l’inquinamento dovuto dalla diossina dei botti, i rumori da esplosioni che provocano danni ad ambiente e animali (anche domestici) violano anche l’art. 13 del Trattato di Lisbona che li tutela e i Comuni sono comunque da ritenersi responsabili in caso di danneggiamenti a cose, persone, animali o terzi per danni provocati dai botti ed esplosioni di fuochi artificiali nel territorio di competenza.
Addirittura gli ultimi dati hanno rilevato che la diossina sprigionata nei giorni di Capodanno su un territorio equivale alla stessa quantità sprigionata da un inceneritore in 120 anni di attività (rapporto CEWEP).
L’iniziativa #BastaBotti2022 sollecita anche i cittadini a successivi risarcimenti dei danni provocati dai “botti di Capodanno” di cui si riterrà, pertanto, responsabile per “culpa in vigilando” il Comune. Molti Comuni in Italia hanno già deliberato da anni il divieto, altri sono titubanti, altri ancora totalmente silenziosi al riguardo. Pertanto, anche tramite le Prefetture, l’iniziativa prosegue per ottenere il maggior numero di divieti possibili ricordando come sia accertato che fuochi e botti, con la propria diossina, siano di gran lunga più inquinanti delle note emergenze rifiuti che hanno martoriato il territorio italiano.
Grazie ai partner il Partito Animalista Italiano punta all’ambizioso obiettivo di rendere metà dei comuni italiani “botti free”.