Tiene banco la questione relativa alla carenza di medici e la conseguente sospensione dei ricoveri presso il reparto di Chirurgia Generale dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla. E’ intervenuto, infatti, il Direttore Sanitario Pasquale Vastola che ha spiegato il perché si è resa necessaria questa momentanea chiusura chiarendo che il reparto ora è funzionante.
“Nel reparto di Chirurgia ci sono 6 medici, di questi 3 si sono ammalati e per questo l’11 maggio ho dovuto chiudere i ricoveri urgenti – spiega – Con 3 medici non si può operare. Un solo medico non può andare in Sala Operatoria perché per legge ne servono almeno 2. Questa mattina è rientrato un medico e ho riaperto il reparto. Sono arrivati a supporto per oggi due medici dagli ospedali di Battipaglia e Vallo della Lucania. Domani ne rientra un altro”.
Come scritto nella nota inviata anche al Procuratore presso il Tribunale di Lagonegro, “viene ripresa, con effetto immediato, l’attività elettiva e di urgenza/emergenza”. E’ da precisare che i due medici sono disponibili per venire a supporto del presidio pollese in caso di necessità.
Il Direttore Vastola ha fatto il punto della situazione sui primi mesi alla guida del nosocomio pollese. È stato disattivato il centro vaccinale ospedaliero per utenti non a rischio al fine di preservare la diffusione del contagio all’interno dell’ospedale. Le vaccinazioni sono state spostate al Centro di Polla. Sono stati attivati centri vaccinali pediatrici ed estemporanei come Petina e San Rufo per gli adulti e Caggiano e Polla per i bambini. Sono stati riqualificati l’Area Contumaciale attigua al Pronto Soccorso per un costo di circa 30mila euro, il servizio di raccolta dei rifiuti ospedalieri e alcune attività del Pronto Soccorso come la documentazione sanitaria, il ricovero presso i reparti, la registrazione dei codici bianchi, la turnistica medica. Infatti, prima al Pronto Soccorso lavoravano 25/27 medici e non c’era continuità, adesso invece lavorano 7 medici. È stato anche allestito il reparto di Oncologia. Vastola ha sottolineato che è stato ridotto lo spreco per una cifra di oltre 98mila euro.
“È stata attivata la camera a pressione negativa per pazienti dialitici SARS positivi. Sono state riorganizzate le attività amministrative sia del Distretto che dell’ospedale e c’è stata anche una riorganizzazione delle attività di archiviazione delle cartelle. Sono state riorganizzate l’attività di Anatomia Patologica e le attività libero-professionali – conclude – Sono stati attivati l’ambulatorio di oculistica ospedaliera per esterni, gli interventi di chirurgia ambulatoriale di otorinolaringoiatria e implementati gli interventi di prevenzione della displasia all’anca e della morte in culla. Un’altra cosa importante è stata l’introduzione dei tamponi rapidi su tutte le postazioni di emergenza territoriale”.
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