“Donne e salute: quale prevenzione?” è il titolo del convegno tenutosi ieri sera a Padula, nella suggestiva cornice della Certosa, per lanciare un messaggio di speranza per le tante donne colpite dal tumore alla mammella, patologia diffusa ma sempre più curabile.
Un incontro che ha registrato una notevole affluenza di pubblico, soprattutto femminile, a dimostrazione di come le tematiche legate alla prevenzione siano sempre più di particolare interesse.
Alla serata, moderata dalla giornalista Ondanews.it, Claudia Monaco, ed organizzata dalla consigliera alle Pari Opportunità, Giusy Abbatemarco, hanno preso parte la Sindaca Michela Cimino, la dottoressa Roberta Vigna, biologa nutrizionista, la dottoressa Filomena Vitale, psicoterapeuta e sessuologa, ed il dottore Tommaso Pellegrino, Dirigente Medico di Chirurgia Generale ed Oncologia del Policlinico “Federico II” di Napoli.
Un percorso di prevenzione, dunque, totale e che include tutti gli aspetti della vita di una donna: screening, controlli, ma anche un’attenta alimentazione ed un benessere psico-fisico.
“Un incontro che organizziamo dopo due anni di pandemia – ha affermato la consigliera Abbatemarco – il Covid, purtroppo, ha messo un freno anche ai normali controlli e agli screening. La prevenzione è fondamentale ed è il primo atto d’amore verso sé stessi, e come Amministrazione abbiamo voluto dare un preciso segnale, soprattutto alle donne. Un pensiero, inoltre, a coloro che stanno soffrendo”.
“I temi della sanità sociale sono fondamentali – ha affermato il dottore Pellegrino – i casi sono in aumento ma si può guarire. Il tumore alla mammella, inoltre, è il più studiato. Gli screening si sono fermati, ma il Covid e la guerra non hanno fermato i tumori. I dati parlano chiaro: 9 donne su 10, a 5 anni dalla diagnosi, sono guarite. Rispetto a qualche anno fa possiamo avere un approccio diverso, la chirurgia è meno invasiva ed è di tipo conservativo e abbiamo, inoltre, terapie personalizzate. Sì, perché ogni persona ha una caratteristica diversa nel tumore. I controlli, sottolineo, devono incominciare dai 20 anni: su questo aspetto mi fa piacere sottolineare che nel nostro territorio sono sempre più frequenti, segno che esiste una nuova consapevolezza”.
La dottoressa Vigna ha sottolineato, invece, non solo l’importanza della Dieta Mediterranea ma anche il ruolo del microbiota intestinale nella correlazione con il tumore e la necessità di mantenere un perfetto equilibrio alimentare. Spazio, inoltre, alla dottoressa Vitale che ha sottolineato come la notizia di un tumore possa influire su tutta la famiglia ma anche colpire la sfera sessuale della donna.
Momento di riflessione, infine, con il monologo di Paola Cortellesi, “La mia famiglia”, sulle condizioni delle donne e dei giovani di oggi, messo in scena da Biancarosa Di Ruocco di Skenai Teatro.
All’incontro hanno preso parte, oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione padulese, anche diversi sindaci e consiglieri di Sala Consilina, Sanza, Buonabitacolo, Sassano, i rappresentanti della Guardia Nazionale Ambientale con il Dirigente Antonio D’Acunto, il consigliere segretario dell’Associazione Giornalisti Vallo di Diano Pierino Cusati ed i ragazzi della Protezione Civile.
A fine serata è stato ricordato l’invito a partecipare ai due screening gratuiti dell’Asl Salerno che si terranno il 23 marzo a Sala Consilina (Via Zerro) ed il 24 a Caiazzano di Sassano (Centro vaccinale) che riguardano colon retto (donne e uomini 50-74 anni), cervice uterina (donne 25 – 64 anni), mammella (donne 50-69 anni) e melanoma (tutti).