“Non tutto funziona all’Università della Basilicata. Dopo 18 mesi di esperienza con la didattica a distanza non è accettabile assistere all’impossibilità di garantire una trasmissione audio-video durante le sedute di laurea”.
Sono le parole di Giulio Grassi, uno dei rappresentanti degli studenti dell’Ateneo di Potenza che lamenta, a nome dell’intero Consiglio studentesco, alcuni disservizi all’Università, in particolare per quanto riguarda le sessioni di laurea: “Nonostante la possibilità di attivare stanze virtuali per dare la possibilità ad amici e familiari di assistere a uno dei momenti più significativi della carriera e della vita degli studenti, all’Università della Basilicata risultano esserci problemi. Il motivo? Per l’indisponibilità, momentanea, di una sola unità di personale tecnico”.
Questo succederebbe in alcuni dipartimenti dell’Ateneo lucano. Ricordiamo che attualmente le normative in vigore dispongono una capienza massima per le aule e un contingentamento degli ingressi. A ciò si aggiunge il limite di due accompagnatori per candidato, “regola comprensibile nel caso di aule con capienza ridotta e numero elevato di studenti laureandi” dice Grassi, che parla di “problemi certamente evitabili”.
Quanto denunciato dal rappresentante Grassi succederebbe in alcuni dipartimenti dell’Ateneo lucano. Le lamentele però riguardano anche l’utilizzo, con capienza maggiore, dell’Aula Magna: “Tuttavia non si spiega come l’Aula Magna di Ateneo, a cui si ricorre per le sedute di laurea, venga regolarmente utilizzata con la capienza massima di 172 posti solo per le lezioni o per la recente inaugurazione della Facoltà di Medicina mentre poi per le sedute di laurea si limita al massimo l’accesso. Sembra quasi che il virus si trasmetta in maniera diversa a seconda dello scopo per cui si utilizzano le aule”.
Quest’ultimo fa appello all’UniBas affinché si risolva la problematica: “Siamo stanchi di aspettare, tutto ciò offende il buonsenso e la disponibilità degli studenti. Vogliamo la normalità che abbiamo aiutato a ricostruire”.