Anakinra è la molecola di un farmaco al centro di uno studio dell’Ospedale San Raffaele di Milano capace di spegnere l’eccessiva risposta immunitaria causata dalle forme gravi di Covid-19. E’ già in commercio in quasi tutti i Paesi del mondo principalmente per il trattamento dell’artrite reumatoide.
L’Ospedale Civile di Agropoli, centro Covid, anticipa le altre strutture nella sperimentazione del farmaco per ridurre la mortalità tra i malati gravi colpiti dal virus. L’altro ospedale autorizzato nel Salernitano è lo “Scarlato” di Scafati.
Nel presidio agropolese, come si legge su “La Città di Salerno“, il primo paziente sottoposto alla sperimentazione con Anakinra è una 65enne le cui condizioni, anche a causa di patologie pregresse, sono peggiorate in seguito al ricovero. Da una settimana è in cura con il farmaco sperimentato dal “San Raffaele” per evitare il casco per la respirazione.
I medici dell’ospedale di Agropoli hanno fatto richiesta di poter sperimentare l’Anakinra nel mese di dicembre, hanno in seguito ottenuto il via libera dal Comitato etico e informato l’ASL Salerno per acquistare le scorte. Il farmaco agisce neutralizzando l’Interleuchina-1, una molecola infiammatoria prodotta dal sistema immunitario in risposta a infezioni virali. Durante lo studio, per bloccare la risposta infiammatoria eccessiva e dannosa scatenata dal Coronavirus è stato utilizzato ad un dosaggio più elevato e con una somministrazione diversa rispetto all’abituale, endovenosa e non sottocutanea. A 21 giorni dal trattamento il 72% dei pazienti mostrava un netto miglioramento della funzione respiratoria e dell’infiammazione sistemica.
– Chiara Di Miele –