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Bullismo in Basilicata. Il Vicepresidente del Consiglio regionale:”Si sono fatti solo passi indietro”

Chiara Di Miele 8 Febbraio 2021

“Il bullismo e il cyberbullismo vanno combattuti sempre e non solo con un post sui social un giorno all’anno. La ricorrenza della quarta giornata nazionale contro il bullismo dovrebbe farci riflettere su quello che non è stato fatto per tutelare i bambini da un fenomeno drammatico in costante aumento”.

Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese, che ha sottolineato: “Al netto delle buone intenzioni e dei puntuali messaggi di allarme che vengono lanciati ogni volta che la cronaca ci consegna episodi da prima pagina credo che non si stia facendo tutto quello che potremmo e dovremmo. Ricordo che la Regione Basilicata approvò una legge specifica il 17 novembre 2018 (di cui sono stato tra i primi firmatari), che non è stata adeguatamente supportata e messa a regime”.

Secondo Polese, a due anni dall’introduzione della legge che andava a riempire un vuoto normativo promuovendo azioni concrete a favore dell’individuazione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, per contrastarli con interventi mirati, si sono registrati soltanto passi indietro da parte della Regione Basilicata. La soppressione della figura del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, effettuata a maggioranza nel Consiglio regionale dello scorso 15 gennaio, è una delle note dolenti sollevate dal vicepresidente che annuncia di aver presentato una proposta di legge per il ripristino della figura unica del Garante dell’Infanzia che, come previsto dalla legge del 2018 contro il bullismo, è presidio fondamentale anche per la lotta a tali fenomeni.

“E in ogni caso – spiega il vicepresidente del Consiglio regionale – è fondamentale che, a due anni dalla sua approvazione, la legge regionale venga messa in pratica e finanziata così come previsto nei suoi articoli. Ulteriori sottovalutazioni del fenomeno e ritardi nell’applicazione di provvedimenti tesi a contrastare questo drammatico fenomeno che mette a rischio la sicurezza fisica e psicologica dei ‘nostri’ bambini, non sono più ammessi. Tanto più che nell’ultimo anno a causa della pandemia da Covid i giovani di tutto il mondo hanno trascorso online un numero sempre maggiore di ore per studiare e socializzare”.

“In tal senso – comunica Polese – nelle prossime ore invierò al Presidente della Giunta regionale della Basilicata una nota dettagliata con tutte le azioni da mettere in campo nel più breve tempo possibile per l’applicazione di tutte le azioni specifiche di contrasto al bullismo così come indicato dalla legge regionale numero 43 del 2018. Non è più il tempo dei rinvii”.

– Chiara Di Miele –

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