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Manifesto della discordia a Sala Consilina. Cavallone:”Affisso senza autorizzazione. Nessuna censura”

Annamaria Lotierzo 29 Dicembre 2020

Continua a tenere banco la questione legata alla comparsa di uno striscione questa mattina nella centralissima via Mezzacapo a Sala Consilina.

“Tornate, non dovete fare altro. Qui se ne sono andati tutti, specialmente chi è rimasto” questo il messaggio lasciato da un gruppo di ragazzi che ha deciso di riprendere le parole di Franco Arminio, poeta che si definisce paesologo e nei suoi libri approfondisce il tema dello spopolamento e la difesa dei piccoli paesi. I ragazzi questa mattina hanno sottolineato che il loro gesto non è fatto pensando alla politica ma per comunicare un messaggio importante e invitare i coetanei a restare o ritornare nel loro paese. Infatti hanno aggiunto che “nonostante la volontà di avere un dialogo, la frase è stata subito cancellata senza avere uno scambio di opinioni. Il sindaco ha detto che è una frase che poteva avere diverse interpretazioni ma lui non è venuto a chiedere la nostra opinione”.

Grande risonanza ha avuto questo gesto, infatti molti cittadini hanno apprezzato il messaggio e si sono schierati dalla parte degli autori. La polemica si è accesa soprattutto dopo il gesto dell’Amministrazione comunale che ha coperto la scritta con dei fogli bianchi. Su questa vicenda è intervenuto il sindaco Francesco Cavallone e ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla cancellazione del manifesto.

“In un paese civile degno di tal nome i manifesti non si attaccano al centro del paese senza autorizzazione, loro non hanno chiesto alcun tipo di autorizzazione e il manifesto è stato oscurato – dichiara – Per il resto vengono al Comune, concordano un percorso legittimo e legale e nessuno censura nessuno. I percorsi si studiano, si traghettano e si spiega insieme un messaggio del genere. Nessuno sta censurando niente, possono fare che vogliono purché seguano i canali giusti. Lo dovevano consegnare al Comune e il Comune doveva attaccarlo”.

E’ intervenuto anche l’assessore Francesco Spinelli che ha sottolineato come “purtroppo quanto fatto da alcuni ragazzi stanotte scade nell’illegalità, poiché non vi era a monte una richiesta e quindi la rispettiva autorizzazione per fare ciò. Volendo, però, smorzare le polemiche, vorrei concentrarmi ed esprimere apprezzamento verso la frase scelta, poiché comunica la volontà dei giovani della nostra comunità a cogliere l’invito fatto dal paesologo Franco Arminio a restare nei propri paesi. In quanto assessore alle Politiche Giovanili, ho sentito il dovere, nonostante tutto, di incontrare stamattina i ragazzi e ascoltarli cercando di capire le loro necessità. L’obbiettivo deve essere quello di remare nella stessa direzione, per cui, come ho avuto modo di sottolineare anche ai ragazzi, se hanno progetti, se hanno bisogno di comunicare qualcosa, se, ragionando per assurdo, vogliono riempire Sala di frasi meritevoli, possiamo incontrarci e discuterne individuando i modi più opportuni per farlo. Con il dialogo e il rispetto delle regole si può fare qualunque cosa. Ho invitato i ragazzi a fare la richiesta insieme, andare a protocollarla e addossarmi io le spese per la ristampa”.

– Annamaria Lotierzo –


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