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Farmacia 3.0 – i rimedi omeopatici per trattare la cefalea

Claudia Monaco 4 Dicembre 2020

La cefalea è un dolore che interessa la regione cranica, il cuoio capelluto e il viso. Ne esistono tantissime forme: la cefalea può infatti comparire come patologia primaria o secondaria a un altro disturbo. Le cefalee primarie sono quelle forme in cui il mal di testa è un disturbo autonomo, non legato ad altre patologie. Le più frequenti cefalee primarie sono la cefalea a grappolo, l’emicrania e la cefalea di tipo tensivo. I fattori in grado di scatenare i meccanismi alla base della cefalea primaria includono lo stress fisico ed emotivo, il consumo di determinati alimenti, il digiuno prolungato, l’abitudine al fumo, l’adozione di posture scorrette, gli sbalzi climatici e le alterazioni del ritmo sonno-veglia.

Nelle cefalee secondarie, invece, il mal di testa deriva da sinusite, nevriti, infezioni e infiammazioni.

Per quanto riguarda la terapia, per crisi poco frequenti, si ricorre ai farmaci antinfiammatori. Per attacchi di media o alta gravità si ricorre a farmaci specifici, i triptani.

Contro le cefalee l’omeopatia può essere di grande aiuto con una vasta gamma di rimedi utili sia nella fase acuta che per la prevenzione nelle forme croniche. La terapia omeopatica è molto più personalizzata in quanto la scelta del rimedio tiene conto di molti parametri quali il tipo di dolore, l’intensità e la durata delle crisi dolorose.

Nelle forme vasomotorie il rimedio più utilizzato è la Belladonna, utile nelle cefalee a grappolo e nelle emicranie con lateralità destra, con dolore acuto, lancinante e pulsante. Questo rimedio si usa anche nelle tipiche cefalee conseguenti a colpi di calore. Aconitum napellus si usa invece nelle cefalee a grappoli con dolore acuto e tempie pulsanti, accompagnato da fotofobia e vertigini. Bryonia alba è il rimedio tipicamente usato per le cefalee frontali peggiorate dal movimento. Gelsemium è un altro rimedio importante delle cefalee ed emicranie congestizie.

Infine Nux vomica è il rimedio cardine per la cefalea mattutina e l’emicrania accompagnata da vertigini e nausea. Questo è il tipico “mal di testa” che compare dopo eccessi alimentari, abuso di alcolici, tabacco, caffè o mancanza di sonno.

Per le forme muscolo-tensive il rimedio tipico è Cimicifuga racemosa, utile nella cefalea occipitale irradiata agli occhi che è spesso legata a spasmi muscolari derivanti da errori posturali. Dulcamara è invece il rimedio molto utile nelle cefalee scatenate dal freddo intenso e umido.

Bibliografia: www.curenaturali – www.rimediomeopatici.com


Farmacia 3.0 – Rubrica a cura del dott. Alberto Di Muria

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