“Un futuro prossimo promette un altro concorso pasticciato dalle consuete aspettative di chi ambisce a partecipare, dalle consuete aspettative di chi vi ha partecipato, dalla distanza che inevitabilmente andrà a collocarsi tra un vincitore ed un altro e dalla irriducibile resistenza degli idonei segregati in graduatorie. Un Paese che viaggia di bando in bando, da un concorso all’altro”.
E’ quanto spiegato dalla deputata di Forza Italia e componente della Commissione Giustizia della Camera Marzia Ferraioli che si è soffermata sulle criticità degli istituti penitenziari italiani dovute anche alla notevole carenza di organico. Secondo la Ferraioli, infatti, servirebbero altri 10mila agenti penitenziari, al fine di sopperire ai vuoti di organico e far fronte ai pensionamenti che sono avvenuti e che avverranno. La deputata di Forza Italia, inoltre, ha appoggiato le richieste di molti ragazzi che hanno partecipato al concorso per il reclutamento di 754 allievi agenti della Polizia Penitenziaria che ormai da tempo chiedono lo scorrimento della graduatoria degli idonei ai quiz.
Con l’emergenza sanitaria in corso, infatti, appare assai difficile espletare un nuovo bando di concorso e, quindi, procedere con il reclutamento di nuovo personale. L’uscita di una nuova procedura concorsuale richiederebbe tempi più lunghi per le assunzioni nei penitenziari italiani e potrebbe comportare oneri maggiori per le casse statali. Una situazione di disagio su cui sono intervenuti alcuni candidati al concorso chiedendo a gran voce uno scorrimento della graduatoria.
“Noi siamo pronti ad affrontare le successive prove concorsuali – spiega Domenico Ferlita, membro del comitato degli idonei ai quiz di concorso- e servire lo Stato che in questo momento così delicato avrebbe bisogno di maggiori rinforzi negli istituti penitenziari italiani. Abbiamo studiato, ci siamo impegnati e, nonostante i voti altissimi, siamo rimasti esclusi dalle prove successive. Le continue aggressioni agli agenti di Polizia Penitenziaria ci fanno riflettere e noi siamo consapevoli del lavoro che ogni giorno viene svolto da questi eroi silenziosi. Noi ci riteniamo pronti”.
– Claudia Monaco –